SAN BENEDETTO. DEGRADO NELLO SPAZIO VERDE DEL RIONE
Aq u a s i 4 mesi dall’inaugurazione, il Parco della Musica continua a presentare tutta una serie di disservizi e disagi. La fruizione dell’area per i disabili è impossibile: l’unico ascensore presente è ancora fuori servizio. Le due vasche d’acqua versano in un grave stato d’incuria, al loro interno nuotano muffa e muccilaggini, proprio nelle ultime settimane, quando molte persone si avvicinano all’acqua per combattere il caldo. La pulizia del Parco non è ancora quotidiana, è frequente la presenza nei prati di rifiuti vari, tra tutti cartacce e mozziconi di sigarette. Non ha ancora aperto il punto ristoro, previsto nelle intenzioni di chi ha progettato l’area, ed i parcheggi sotterranei sono ancora un miraggio. Inoltre, c’è anche un problema legato alla sicurezza dell’area: a metà di via Cao di San Marco ci sono dei lavori in corso per il completamento del Parco. Questa porzione d’area non è recintata, superando una transenna si può avere accesso indisturbato al Parco in ogni momento del giorno e soprattutto della notte, sono numerose le lamentele ed i malumori. «Oggi è la prima volta che vengo qui, con mia figlia di 6 anni e mia moglie. Non ho termini di paragone con il passato dell’area», afferma Ignazio Montisci «certo, non farei mai avvicinare la mia bambina a quest’acqua sporca», conclude. Altra testimonianza è quella di un altro genitore di un bambino in tenera età, Luca Olla. «Gli specchi d’acqua dovrebbero essere puliti di frequente», sentenzia «ho una figlia piccola e la porto spesso qui. Un minimo di cura del Parco non costa nulla, magari con l’aiuto di qualche operaio del Comune». E’ invece un’assidua frequentatrice del Parco, fin dalla sua inaugurazione, AnnaContu.«Nonc’è acqua potabile, mentre le zone d’ombra sono pochissime», esordisce «vengo qui quasi ogni giorno e non ho mai visto una pulizia a fondo delle due vasche, penso sia per questo che c’è un’alta presenza di zanzare». La donna ci tiene a far sapere che «qualche giorno fa sono venuta con la mia nipotina di 6 anni, mentre stava mangiando una pizzetta seduta nel prato un topo le è passato vicinissimo». (pa.ra.)