VIA ROMA Grande partecipazione ieri mattina per la maratona organizzata dalla Ups Onlus nelle strade di Cagliari e dell’hinterland. In gara campioni da tutto il mondo e centinaia di amatori da tutta l’Isola. Vittoria per i fuoriclasse keniani
Cinquecento con pettorina e scarpe da ginnastica, di tutte le età, professionisti e no: c’è anche un ordine di arrivo finale per la “Maratona della solidarietà”. Ma quello che conta è soprattutto la grande partecipazione. La gara, alla seconda edizione, è partita da via Roma alle 9,30. Organizzata dall’Ups onlus, è stata soprattutto una festa che ha unito tanti atleti provenienti dall’Isola e dal resto del mondo. Alla fine i due campioni kenioti, Nicodemus Biwott (primo posto) e Abdelkarim Kabbouri (secondo), hanno dominato sui 280 professionisti iscritti alla competizione. Solo settimo il superfavorito Giorgio Calcaterra, campione del mondo della 100 chilometri. Il percorso era quello regolamentare di 42 chilometri e 125 metri, in un circuito che abbracciava il capoluogo e il suo hinterland. Da via Roma passava da Monserrato, poi Selargius, Quartucciu e Quartu, con tappa finale al campo Coni, ora intitolato al giovane arbitro Riccardo Santoru. Nessun problema particolare alla circolazione, fanno sapere dalla Municipale: niente code o automobilisti infuriati nelle strade toccate dai maratoneti. La “Maratona della solidarietà” era aperta anche a quelli che corrono solo per passione. Hanno partecipato alla corsa non competitiva di 4,6 km in cinquecento. Tra questi anche Francesco Calledda, 73 anni, nome d’arte “Zigheddu”. Veterano delle corse, conta 53 presenze alle varie competizioni. Un infaticabile, al punto da partecipare ben sette volte alla maratona di New York. Il prossimo 6 novembre volerà di nuovo nella Grande Mela, pronto a marciare di nuovo. Viene da Aritzo e racconta: «Lo faccio soprattutto per passione, mi piace correre per le varie città del mondo. Non vedo l’ora di tornare a New York, per me è un’abitudine. L’anno più triste è stato il 2001, subito dopo la strage delle due torri. Tutte le strade erano ancora piene di fumo, l’aria era irrespirabile. È diventata una tappa fissa accendere una candela nel posto dove sono morte tutte quelle persone». Con lui c’è Carlo Mereu, settanta primavere, forma smagliante. Compaesano di “Zi - gheddu” spiega: «Siamo un gruppo di Aritzo e ogni anno andiamo a New York, anche se lì faccio solo dieci chilometri ». Non mancano i politici in tenuta sportiva. Paolo Fadda, deputato Pd, riscalda i muscoli prima della corsa. «Vado anche io a New York», spiega, prima di lodare la manifestazione che «attraverso lo sport incoraggia anche il turismo». Il giudice Alessandro Lener, invece racconta: «Mi piace correre per le vie della mia città, sono un appassionato. Mi aspetto soltanto di tagliare il traguardo, è una soddisfazione ». Poco distante due atleti, Stefano Re ed Andrea Mentasti completano l’ultimo riscaldamento. Vengono da Legnano, è la loro prima visita a Cagliari «L’at - mosfera è molto bella», dicono, «Non ci interessa vincere ma molto di più partecipare. Quello che conta è arrivare alla meta». Precisa Andrea: «La maratona si risolve in una mattina ma ci si prepara per tutto l’anno». Soddisfatti anche gli organizzatori. Patrizia Medda dello staff: «Quest’anno hanno aderito in 280, la metà in più rispetto ai 140 della scorsa edizione. Abbiamo atleti molto importanti a livello nazionale e sono aumentati anche quelli internazionali. Non può che farci piacere dal momento che è un’iniziativa di solidarietà dove il ricavato verrà devoluto in beneficienza ». Unica nota dolente, per la Medda, è stata «la poca disponibilità del Comune: avremmo voluto trovare la stessa degli altri centri dell’hinterland che invece ci hanno accolto a braccia aperte » . Francesca Ortalli