L’AFFONDO Il capogruppo Pdl in consiglio comunale Giuseppe Farris: «Di riciclato non c’è solo la carta». E nel suo blog elenca tutti i passaggi non originali, con i riferimenti su internet
Di riciclato, nelle linee programmatiche del sindaco Massimo Zedda, non ci sarebbe solo la carta sulla quale il programma è stato stampato. Ne è convinto il capogruppo del Pdl in consiglio comunale Giuseppe Farris, che ha trascorso il fine settimana con il testo di Zedda da una parte e un computer connesso a internet dall’altra. «Man mano che procedo nella lettura si fa strada il convincimento che il testo sia stato scritto da persone diverse. Mi dico, subito, che non c’è nulla di male», spiega Farris nel suo blog, «Però ho come la sensazione che qualcosa sia fuori posto».
E passa in rassegna il teso delle dichiarazioni lette da Zedda la settimana scorsa in consiglio comunale. Pagina 11 del programma, ultimo capoverso, il tema è quello delle risorse del programma Enpi, si legge: «Molteplici azioni possono essere intraprese: dalla cooperazione nel settore dell’energia, delle telecomunicazioni e dei trasporti, sopratutto per quanto riguarda le interconnessioni e le reti, allo sviluppo regionale e locale delle zone rurali e urbane». Zone rurali? si chiede Farris, «Accendo il computer. Google. Digito la frase e mi ritrovo nel portale della Regione Lazio per i finanziamenti europei». Da qui, secondo il consigliere Pdl, è stato estrapolato il concetto. Il copia e incolla è evidente nella parte del programma “Cagliari efficiente e trasparente ”. «Non so se è per la nemesi », continua il capogruppo Pdl, «fatto sta che una narrazione piatta, scontata e per certi versi banale improvvisamente cresce». I passaggi incriminati sono: “Una struttura di servizio ai cittadini, alle imprese, alle comunità e al territorio: (...) integrata in un sistema complesso ma unitario”. E ancora: “Il modello si ispira a una Pubblica amministrazione che utilizza le tecnologie dell’informazione e della comunicazione in modo diffuso per semplificare e velocizzare le procedure”. Si trovano uguali nel sito che dà il resoconto dell’ottavo congresso nazionale di EElearning di Reggio Emilia. «Copiata pedissequamente», accusa Farris. Altra copiatura, dice Farris, salta all’oc - chio a pagina 20. «La città sostenibile immaginata dal Sindaco Renzi -pardon, Zedda- è ricca di verde scolastico “perchè siamo convinti che l’estetica possa farsi etica”. Bel concetto. Ripeto l’operazione e digito le parole.
Eccoci al “Progetto bambini” del Comune di Firenze il cui scopo si legge è, naturalmente, quello di costruire “visioni etiche ed estetiche condivise”». Farris mette sotto accusa anche alcuni passaggi di pagina 23, «che rimandano alle dichiarazioni del Comune di Ponte San Pietro», e a pagina 40, che rimanda a un sito che tratta di Padova. «Vado alle conclusioni», continua Farris, «credo che almeno la parte di respiro politico sia originale. Qui Zedda ci ricorda la Cagliari del periodo post bellico, “Una città ridotta a cumuli di macerie, sommandosi alle macerie prodotte dalle bombe le macerie morali prodotte dal fascismo e dalla guerra.”. Non ho dubbi, la metafora è copiata. La trovo subito a http://www.storia900bivc. it/pagine/editoria/corso - film108.html dove il visitatore viene ammonito che “E’consentito l’utilizzo solo citando la fonte”».