In un anno ridotte le spese per i viaggi e il funzionamento di palazzo Bacaredda. Sospesa la convenzione da 30 mila euro annui per i parcheggi riservati ai consiglieri comunali nell’area del porto. Il presidente ha ravvisato «anomalie»
Parcheggi dei consiglieri comunali al porto: sospesa la convenzioneda30mila euro annui. Conungiallo: perché48posti auto se i consiglieri sono 40? Una«anomalia» che ha convinto il presidente del consiglio comunale Ninni Depau a rivedere il contratto. Ma quello dei parcheggi è solo l’ultimo di una serie di tagli alle spese avviato dal consiglio, che tra riduzioni di spese per i gruppi e viaggi dei consiglieri è arrivata a un milione di euro in meno.Eora c’è anche il parcheggio. Con 15 mila euro il Comune ha pagato per sei mesi il posto auto dentro l’area del porto a tutti i consiglieri comunali, con l’obiettivo di risparmiargli i giri intorno al palazzo per cercare parcheggio, prima delle sedute o delle commissioni. La prassi va avanti dai tempi della giunta Floris ed è stata confermata all’inizio dell’attuale consiliatura. L'area individuata per il parcheggio è quella interna al porto (competenza dell’Autorità portuale), lato viaRoma,gestita dalla società cooperativa “Controlpark Città di Quartu”. La richiesta è partita il 27 giugno dal presidente del consiglio comunale Ninni Depau che ha chiesto l’impegno di spesa per l’abbonamento parcheggi per i consiglieri comunali dal 1 luglio al 31 dicembre 2011. Lacooperativa per gli abbonamenti presso il parcheggio del porto chiedeva 15 mila euro, che vengono stanziati dalComuneil 28 giugno. Ma accade qualcosa. Depau studia la convenzione e si accorge che qualcosa non va. «Ne abbiamo discusso in conferenza dei capigruppo», spiega il consigliere Psd’Az Paolo Casu, «e risultavano 8 abbonamenti in più, oltre ai 40 dei consiglieri comunali. E così abbiamo chiesto spiegazioni. Ma ancora non sappiamo a chi spettavano quesi posti auto». Attualmente la convenzione con la Control Park Città di Quartu risulta “sospesa”. L’ennesimo taglio per l’assemblea dei cagliaritani che haridotto le spese in tutti i settori. C’è il capitolo “spese per missioni” e cioè i viaggi. Nel 2010lo stanziamento è stato di 41 mila 730 euro, passati quest’anno a 23 mila e 700 (di cui spesi solo 7 mila 754 euro). Nell’attuale consiliatura nessuno è partito in missione. Ma solo per ora. Perché la settimana prossima si svolge a Brindisi il XV congresso nazionale dell’Anci ed è probabile che almeno4o5 consigliericomunali volino in Puglia: numeri comunque lontani da quelli della scorsa consiliatura quando anche 20 consiglieri su 40 prendevano parte alle missioni. Ma i tagli colpiscono tutto il funzionamento di palazzo Bacaredda. Per il funzionamento dei gruppi consiliari, l’importo annuocomplessivo tra beni di consumo (cancelleria, quotidiani, periodici, ecc), prestazioni di servizi (organizzazione di convegni e dibattiti, stampa locandine, manifesti e opuscoli istituzionali) e spese postali (affrancatura corrispondenza) si è passati dallo stanziamento di 127 mila euro del 2010 ai 47 mila del 2011 e di questi la spesa è stata limitata a 4 mila 800 euro. Per le spese del presidente del consiglio sono stati stanziati mille e200euro (contro i 7 mila del 2010) e non è stato speso nulla. Ridotta di 10 mila euro (da 34 a 22) la spesa per i consiglieri. Complessivamente per i gettoni di presenza l’assemblea dei cagliaritani costa 450 mial euro l’anno. Tra gennaio e agosto 2011 il prezzo medio di una seduta del consiglio è sceso a 3 mila e 500 euro (l’anno scorso costava 500 euro in più): 2 mila e 500 euro di gettoni, 420 di rimborsi, 450 di personale, 30 di energia e 25o di verbale. Il costo complessivo delle sedute è di 247 mila euro. Risparmiati i costi per le circoscrizioni.