MARINA PICCOLA. Giornata difficile anche per un gruppo di portatori di handicap
La protesta: «Scelta sbagliata, non siamo mica in inverno»
Vedi la foto
«Com'è possibile che i bagni siano chiusi se in spiaggia c'è tanta gente?». Giovanna Mulas non l'ha presa affatto bene. E come lei tante altre persone che ieri mattina si godevano il sole alla prima fermata del Poetto, inizialmente ignare del disservizio.
Giunta all'ingresso dei bagni pubblici di Marina Piccola, la donna, madre di un figlio disabile, ha provato ad abbassare la maniglia all'ingresso, ma la porta non si è aperta. «Da oggi le toilettes sono chiuse, c'è scritto anche sul giornale», le ha spiegato una giovane seduta nel gabbiotto guarda-sbarra della stradina che dà accesso al Porticciolo. «Sono chiuse? E noi come facciamo?». La scena si è ripetuta più volte nel corso della giornata, con altre persone protagoniste, soprattutto anziane. Disagi anche per i familiari dei canoisti disabili che ieri mattina hanno preso parte alla manifestazione “Poetto Rosa”. «È vergognoso», ha continuato a protestare Giovanna Mulas, «mio figlio ha avuto un incidente dieci anni fa e oggi è disabile. Soffre di problemi addominali e ha necessità di andare in bagno molte volte nel corso della giornata».
Per ovviare al problema, i disabili impegnati nella regata sono stati accompagnati nella sede del circolo organizzatore dell'evento, il Team Kayak Sardegna, a circa cinquecento metri di distanza. Alcune persone hanno provato a raggiungere altri bagni pubblici camminando a lungo sotto il sole, ma senza esito. «Sono tutti chiusi, è inaudito», si è lamentata al suo ritorno Pina Loi, 52 anni, «non si capisce questa scelta del Comune. Non siamo mica in inverno, il Poetto è pieno. Finché la gente continuerà a venire in spiaggia i bagni devono restare a disposizione». (p.l.)