Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sant’Avendrace, intesa raggiunta con Cocco

Fonte: La Nuova Sardegna
8 settembre 2008

SABATO, 06 SETTEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari



Resta aperta la vertenza con la Coimpresa: ha annunciato che andrà in giudizio



L’accordo: permuta con una palazzina nel centro di Cagliari

ROBERTO PARACCHNI

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CAGLIARI. Tuvixeddu, accordo raggiunto con la Cocco costruzioni per l’area di Sant’Avendrace, dove si stava edificando un palazzo. Durante il vertice, tenuto ieri mattina nella presidenza della Giunta regionale, è stato firmato un protocollo d’intesa che sarà perfezionato entro venti giorni. La Coimpresa, interessata alla lottizzazione maggiore (400 appartamenti in via Is Maglias), ricorrerà invece in giudizio.
La Storia. A monte della diatriba su Tuvixeddu - va ricordato - c’è, da una parte, l’accordo di programma firmato nel 2000 tra la Regione, il Comune e la Coimpresa per la realizzazione di una lottizzazione integrata: un parco archeologico (di circa venti ettari) con al centro l’area della necropoli punico romana (la più grande del Mediterraneo) e, in un’altra parte del colle, a lato di via Is Maglias, la costruzione di residenze per circa quattrocento abitazioni. E, dall’altra, c’è l’azione della Regione per la realizzazione di un parco su tutto Tuvixeddu, che si basa sulle normative del Codice Urbani (del 2004, legge che regola i beni culturali nazionali) che ha acquisito il concetto di paesaggio come bene culturale inalienabile e non commerciabile; e che va, quindi, oltre la difesa dell’area archeologica e coinvolge, nella tutela, il paesaggio in cui questo bene si inserisce. Poi vi sono state le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno annullato il vincolo imposto dalla Regione su tutto il colle (per tutta una serie di irregolarità procedurali e sostanziali). E, l’altro ieri, la decisione del governo dell’isola di utilizzare l’articolo 14 della legge urbanistica per bloccare qualsiasi lavoro per novanta giorni, in attesa della ricostruzione della commissione regionale al Paesaggio (annullata dalle sentenze amministrative».
L’intesa per Sant’Avendrace. L’impresa Cocco non fa parte dell’accordo di programma ma è interessata alla trattativa per una palazzina in viale Sant’Avendrace. L’intesa con la Regione prevede che l’azienda rimuova quanto costruito sino ad ora e vi realizzi una piazza, che si affaccerà sulla necropoli. All’incontro di ieri, oltre ai rappresentanti e agli avvocati dell’impresa, erano presenti anche il presidente della Regione Renato Soru, l’assessore Maria Antonietta Mongiu (Cultura) e il collega Gian Valerio Sanna (Urbanistica). L’accordo è stato raggiunto con una compensazione: per rinunciare alla palazzina vicina alla zona archeologica, la società avrà in cambio un edificio di quattordici appartamenti in via Dante, di proprietà della Regione. Un passo importante, commenta il governatore della Sardegna. «Una breccia nel dicorso anche con la Coimpresa», ha precisato Vincenzo Tiana, segretario regionale di Legambiente. «Ora si tratta di continuare sulla strada del dialogo anche con la Coimpresa - spiega l’assessore Mongiu - ci sono tutte le premesse per portarlo avanti rispettando gli interessi del privato».
La Coimpresa. Giuseppe Cualbu, l’amministratore della Coimpresa, precisa che «noi riteniamo che si stia proseguendo sulla strada dello sviamento di potere. I nostri legali stanno lavorando per tutte le azioni di tutela: sia civili che penali». Nelle sentenze (Tar e Consiglio di Stato) si parla di «sintomo di grave sviamento di potere» in rapporto al progetto di Gilles Clément, a cui aveva fatto riferimento la delibera regionale dell’agosto 2007 relativa all’istituzione del parco su tutto il colle.
«Col recente blocco dei lavori, la Regione dimostra di volere a tutti i costi imporre la propria volontà - continua Cualbu - nonostante i pronunciamenti amministrativi». La possibilità di un dialogo? «Intavolare una trattativa non significa subire. Tra l’altro la delibera per il blocco parla di ritrovamenti, per i cui scavi fu lo stesso accordo di programma a stanziare un finanziamento».
Il Comune. «Anche se Cocco non fa parte dell’accordo di programma, spero che l’intesa raggiunta sia di buon auspicio - precisa il sindaco Emilio Floris - più volte ho auspicato che i privati e la Regione si vedano per trovare un’intesa. La città ha bisogno del parco. Anche se, certamente, il recente blocco dei lavori da parte della Regione non agevola il dialogo». Mercoledì prossimo vi sarà l’incontro del comitato di vigilanza per l’accordo di programma. In quell’occasione spero che si possa arrivare a una composzione coi privati». Su Tuvixeddu, affermano sarcastici i consiglieri comunali Ugo Storelli (Forza Italia), Massimiliano Tavolacci (Udc), Alessandro Serra (An) e Claudio Tumatis (lista civica di centrodestra) «stante l’ottusa pervicacia dell’interlocutore non possiamo che affidarci anche all’illuminazione che possa pervenire dall’imminente visita in Sardegna del Santo Padre». Contro il blocco della Regione anche il consigliere regionale Mario Diana (An).
Ambientalisti. «Iniziativa coerente quella della Regione - commenta Luca Pinna, responsabile regionale del Wwf - il blocco dei lavori su tutto il colle punta alla tutela integrale, necessaria per il valore paesaggistico dell’area. Ma confidiamo nel ministro perchè la questione non può essere definita solo con azioni di forza». Vincenzo Tiana spera anche che «la soluzione trovata con Cocco sia di buon augurio per arrivare a definire la situazione: per fare il parco su tutto il colle. Ma chiediamo che ci sia un intervento urgente di Roma».