Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda: «Ecco come sarà Cagliari»

Fonte: L'Unione Sarda
28 settembre 2011

COMUNE. Presentate le dichiarazioni programmatiche del sindaco. Attacchi alla Giunta Floris

«Il registro delle unioni civili sosterrà tutti i rapporti stabili»

Ci tiene a rimarcare le differenze con l'amministrazione di centrodestra e lo fa con passaggi duri e diretti che non lasciano spazio a fraintendimenti. Ad esempio quando accusa la passata giunta di aver «umiliato e trascurato» le periferie e aggiunge: «L'ignoranza sulla città presente ha determinato l'incapacità di saperne immaginare lo sviluppo futuro». Le dichiarazioni programmatiche di Massimo Zedda sono un condensato della linea già espressa in questi primi mesi di governo. Grande attenzione per i gesti simbolici (il discorso, distribuito ieri ai consiglieri, è stato stampato su carta riciclata), efficienza e trasparenza sono le parole ricorrenti, in un'ora e mezza il sindaco ha illustrato all'aula di Palazzo Bacaredda quali sono le intenzioni per i prossimi cinque anni.
ATTACCO ALLA VECCHIA GIUNTA Ma i primi passaggi del documento di quarantacinque pagine, lette (a parte qualche aggiunta a braccio) al consiglio sono tutti per la «grave crisi economica in atto, che ci porterà da Comune virtuoso a subire un taglio di circa 10 milioni di euro» e l'amministrazione Floris. «Non esistono il piano di utilizzo dei litorali, il piano particolareggiato del centro storico, il piano del colore e il piano strategico per l'area vasta». È mancata «la visione d'insieme» su cui ora Zedda vorrebbe fondare il suo quinquennio.
BASTA CONSULENZE Per fare i conti con i tagli il sindaco presenta un modello di città che risparmierà in tutti i settori (a partire dai più banali: «Negli uffici comunali ci sarà un sistema automatico di luce e termocondizionamento alla chiusura») a partire dal mare magnum delle consulenze: «Il ricorso alle consulenze esterne verrà limitato grandemente, ottimizzando il ruolo e la professionalità dei dipendenti comunali». Su questo punto Zedda si permette una delle poche divagazioni dal testo presentato: «La vecchia amministrazione ha speso più di due milioni e mezzo di euro tra il piano strategico e gli onorari dei professionisti esterni».
METRO E PISTE CICLABILI Ma il cambiamento più importante sembra essere quello del settore dei trasporti e della mobilità. «Cambiare marcia è possibile», scandisce lentamente il sindaco. «L'attuale rete di corsie preferenziali è pari a 15 chilometri. L'obiettivo è quello di estenderla a 25 chilometri, attivare la priorità semaforica per i bus, introdurre una sola tessera ricaricabile valida per i parcheggi delle auto, per il bike sharing e il car sharing, a disposizione anche dei turisti». Verranno allungate anche le piste ciclabili: l'obiettivo è quello di «passare dai 3,4 chilometri attuali, in pessime condizioni e irraggiungibili, ad una rete integrata, accessibile e di qualità lunga almeno 20 chilometri».
SOCIALE E TURISMO Ribadisce «il ruolo centrale della famiglia» per quanto riguarda le politiche sociali, ma non dimentica anche di aggiungere: «Vogliamo dare a tutti la possibilità di metterne su una. Verrà istituito il registro delle unioni civili a sostegno di tutte le forme di unione generate dall'esigenza di convivere stabilmente per motivi di reciproca assistenza morale e materiale». Sempre in questo settore annuncia un cambio di rotta per quanto riguarda l'assistenza ai minori: «Punteremo di più sugli affidamenti in famiglia che sulle case d'accoglienza». Sul turismo, di cui parla negli ultimi minuti del proprio discorso, si limita a dire che verrà introdotta una nuova carta servizi, un'attenzione particolare sarà dedicata «al turista low cost e al crocierista» e che l'idea è quella di creare una «destinazione Cagliari». Maggioranza e opposizione commenteranno le linee programmatiche martedì prossimo, quando si riunirà nuovamente il Consiglio.
Michele Ruffi

 

Le reazioni del Consiglio
Il centrodestra:
«Un discorso
poco concreto»

L'apertura del discorso è dedicata al suo avversario di maggio: «Vorrei ringraziare Massimo Fantola per i toni usati prima e dopo le elezioni: il nostro confronto è sempre stato improntato alla correttezza e allo stile, non ci siamo fatti trasportare verso i toni accesi che qualcuno avrebbe voluto». Ecco perché il leader dei Riformatori ringrazia Zedda «per le belle parole che ha usato nei miei confronti», ma non è d'accordo con il primo cittadino sotto due profili. «Il suo discorso non mi è piaciuto a livello formale, perché avrei evitato quella veemenza nei confronti della vecchia giunta. Ogni amministrazione di caratterizza per cose positive e cose negative, e la sua non farà eccezione. La città con Floris è cambiata, è inutile negarlo».
Poi Fantola critica le linee programmatiche anche sotto «il profilo sostanziale», aggiungendo: «Mi sembra che sia stato dato poco spazio allo sviluppo economico e soprattutto alla creazione di posti di lavoro. In un periodo come questo sono argomenti che devono avere un ruolo centrale nelle politiche comunali».
Il capogruppo del Pd Davide Carta parla invece di «un buon impianto di governo che si caratterizza per tre aspetti. Primo tra tutti la concretezza. Poi c'è una buona visione d'insieme, un filo conduttore di un'amministrazione che vuole essere protagonista dello sviluppo del territorio. E ancora: la capacità di dialogo costante con tutte le realtà sociali e con le altre amministrazioni dell'area metropolitana».
Diametralmente opposta l'impressione del capogruppo Pdl Giuseppe Farris: «Ho sentito tutti i luoghi comuni della sinistra più becera. Dalle tasse sui soggiorni in albergo all'aumento del numero degli autovelox. E la presenza dello stato maggiore della Cgil tra il pubblico fa capire quali saranno i modelli di relazioni sindacali». Farris rincara la dose: «Non c'è un'idea di sviluppo della città, e emergono anche le prime contraddizioni: hanno approvato una mozione a tutela della famiglia, mentre allo stesso tempo annunciano una tutela di coppie diverse dal modello tradizionale di famiglia». ( m.r. )