MUSICA. A Cagliari dal 3 marzo al 14 maggio il Festival pianistico e le masterclass
Il nume tutelare è la Fondazione Siotto, il luogo la Sala dei Ritratti dell'antico palazzo di via dei Genovesi. Qui, nel Castello di Cagliari, per otto giornate - dalle prime ore del mattino al pomeriggio inoltrato - otto giovani pianisti provenienti da tutta Europa si conosceranno, si confronteranno, approfondiranno il loro repertorio, prepareranno importanti concorsi pianistici. Qui, ciascuno di loro-uno per mese - proporrà alle 20.30, finita la masterclass, un concerto al pubblico cagliaritano. E gli altri ascolteranno.
È il programma dell'Accademia pianistica internazionale che dal 3 ottobre al 14 maggio farà di Cagliari un punto di riferimento per molti giovani musicisti: gli otto concertisti, che daranno vita al Festival pianistico internazionale, ma anche gli altri che seguiranno le lezioni pur non esibendosi in pubblico. Direttore artistico dell'Accademia e unico docente della masterclass, almeno per questa edizione, è il pianista cagliaritano Maurizio Moretti, da oltre vent'anni presente nelle scene internazionali, «ma il nostro obiettivo è ampliare l'offerta, portare qui al più presto più giovani e avere a disposizione altri insegnanti».
I pianisti-concertisti sono tutti molto giovani. Alcuni hanno già alle spalle vittorie importanti a concerti internazionali. Altri come il ventunenne Amedeo Cannas, cagliaritano, sono da tenere in serie considerazione. Paola Meloni (che spesso suona in duo con lui) e Luca Nurchis sono gli altri due promettenti pianisti sardi che parteciperanno alle masterclass e presenteranno un loro concerto. Da mezza Europa arrivano i loro compagni, tra i più validi pianisti della nuova generazione, dice Moretti: «Nadeja Tzanova, bulgara venticinquenne, ha vinto i concorsi Bach e Prokoviev, Weronica Krowka, polacca di Cracovia, si è aggiudicato il terzo premio internazionale di Roma e ha appena concluso una tournée europea con 18 concerti chopiniani. Cannas si sta facendo conoscere da tutti per la sua bravura, la francese Laura Sibella ha vinto il premio Steinway, Julija Dasaunykaite, lituana, e Daria Pilttyai, ucraina, sono giovanissime e già molto promettenti. Gli altri due allievi sardi lavorano bene. Sono tutti ragazzi di alto livello, e ciò che conta è che per otto mesi avranno una volta al mese Cagliari come meta di studio».
Si comincia il 3 ottobre, col concerto di Nadeja Tzanova dedicato a Bach, Haydn, Liszt, Brahms e Shostakovic, si chiude il 14 maggio con Paola Meloni, che proporrà musiche di Schumann e Ravel. Amedeo Cannas suonerà il 9 gennaio (Beethoven, Schubert, Liszt), Luca Nurchis il 12 marzo (Schumann e Rachmaninov).
Avviata nel 2008 poi interrotta per un anno, l'Accademia che ora conta oltre che sull'apporto fondamentale della Fondazione Siotto sul patrocinio del Comune e della Regione, ha anche creato un'etichetta che cercherà di produrre i pianisti meritevoli. «Avremo il nostro debutto discografico, e poi produrremo, oltre a quelle cagliaritane, due masterclass a Vilnius e a Hong Kong. Ancora un'occasione di confronto con mondi diversi, per una iniziativa che nasce a Cagliari».
M.P.M.