VIA LA SOMME. Donna di 92 anni costretta a vivere in un tugurio
Il Comune, dopo un sopralluogo, è sparito
Vedi la foto Dramma della povertà e dell'indifferenza da parte delle istituzioni in via La Somme. Mentre in strada va in scena da giorni la protesta di decine di persone contro il degrado e la fatiscenza delle case comunali, all'interno di un piccolo appartamento di 45 metri quadri, al piano terra del numero civico 3 di via La Somme, un'anziana malata e da tempo allettata, è costretta a trascorrere ciò che resta della sua esistenza in una stanza-tugurio tra ferri scoperti, calcinacci che piovono dal soffitto, muffa e un ponteggio da cantiere che sorregge il solaio evitando che le crolli addosso.
LA STORIA Giuseppa Loi, 92 anni, è accudita dal figlio, Sandro Cocco, che è disperato e chiede aiuto: «La nostra casa sta cadendo a pezzi», dice mentre con un braccio proteso mostra mattoni a vista e chiazze di umidità, «la situazione si trascina da oltre tre anni e nessuno è mai intervenuto per risolverla. Qualche tempo fa ricevemmo la visita dei tecnici del Comune. Ricordo che si misero a ridere. “Altro che terzo mondo”, dicevano tra loro, “qui siamo nel quarto, anzi nel quinto mondo”. Ci aspettavamo un intervento, invece non si è più visto nessuno». Giuseppa Loi non può camminare, sta sempre in camera e quasi non parla più. Ogni tanto si rigira nel letto e si lamenta. Ad accudirla (per mangiare, lavarsi, vestirsi) ci pensa il figlio.
CASA A PEZZI La carta da parati è ormai scolorita e staccata dal muro, dietro il comodino s'intravvede l'armatura arrugginita del cemento e a farle compagnia a fianco al letto c'è un tubo Innocenti sporco di calce stretto tra due tavole di legno per impedire che il solaio si accartocci sul pavimento, schiacciando l'anziana. Una situazione drammatica, insomma, e non si tratta certo dell'unico caso umano della zona. «Ce ne sono tanti», riferiscono Roberto Copparoni, presiedente provinciale dei Verdi, e Angelo Pili (associazione Aloe felici), che affiancano i residenti nella loro battaglia per ottenere case dignitose, «denunciamo al sindaco e all'opinione pubblica lo stato di gravissimo abbandono, incuria e degrado oltre che l'emergenza igienico-sanitaria in cui versa l'intera area popolare e lo stato fatiscente delle case».
L'ASSESSORE Informata della gravissima situazione, l'assessore comunale alle Politiche sociali Susanna Orrù, si è impegnata a interessarsi subito del caso della signora Giuseppa: «Interverrò immediatamente», ha promesso, «ci sono da poco e non posso conoscere tutti i casi. Molti, tra l'altro, non emergono per orgoglio. Faremo subito un sopralluogo in via La Somme».
Paolo Loche