Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Massidda presidente dell’Authority

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 settembre 2011

 Porto

 

LA NOMINA C’è il via libera della Camera, manca solo il decreto del ministro. Lascerà il posto in Senato: «Con la primavera araba Cagliari può diventare piattaforma logistica nel Mediterraneo» 

 

Alla nomina di Piergiorgio Massidda a presidente dell’autorità portuale manca solo una firma. L’ok del ministro ai Trasporti, Altero Matteoli è l’ultimo passaggio formale prima dell’ufficialità, ormai scontata, e dopo il voto favorevole della commissione Trasporti della Camera, che ha dato il via libera alla nomina con 18 sì, 6 astenuti e un contrario. «Mi sento onorato e contento anche se c’è un po’ di tristezza nel dover lasciare un percorso da parlamentare che dura da 17 anni», è il primo commento di Massidda, che annuncia già le sue dimissioni dalla carica di senatore. I tempi? «Quelli tecnici»: impossibile essere più precisi per via dei passaggi burocratici a cui, anche questo tipo di decisioni, devono essere sottoposte. Tra le grandi questioni su cui avrà un peso fondamentale l’attività dell’autorità portuale, ereditata da Paolo Fadda, c’è il futuro del Terimal crociere. «Già come parlamentare avevo intenzione di andare ad Amburgo per consolidare i rapporti con diverse società e per ottenere nuovi agganci. In più intendo accelerare i lavori già avviati per fare in modo che il prossimo anno si possano ospitare due navi al giorno». Altro grande tema è quello del Porto Canale: «Il mio sogno è quello di una zona franca che coinvolga anche aeroporto e alcune zone dei comuni interessati. Un progetto molto più moderno rispetto a quello vecchio che ormai è superato. Penso al modello delle Canarie. Il porto non può essere solo il luogo dove arrivano le merci ma deve essere una zona dove si possono anche trasformare, abbassando i costi. Con la primavera araba per Cagliari si apre una grande possibilità: può diventare un’importante piattaforma logistica nel Mediterraneo che potrà servire anche per il turismo che è l’in - dustria più importante della Sardegna. Voglio volare alto», spiega ancora il quesi ex senatore, pensando a investimenti e posti di lavoro che questo progetto potrebbe portare con sé.  Qualche ostacolo al sogno, però, potrebbe arrivare dal contenzioso che si è aperto su alcuni terreni del Cacip su cui c’è uno scontro tra imprenditori, che li hanno acquistati e ci hanno già investito, e demanio, che invece – a seguito di una nuova perimetrazione – li considera di sua proprietà. I quattro imprenditori, che hanno fatto ricorso al Tar, hanno sempre evidenziato che questo stop ai lavori e la conseguente incertezza avrebbe bloccato ogni tipo di investimento privato nell’area. «Su quella situazione potrò fare poco perché la prima sentenza è prevista a breve e non potrò che prenderne atto. La situazione è delicata, sono stati fatti investimenti e non è giusto che vengano persi. Sarà mio dovere intervenire per risolvere la questione, far sedere tutti attorno a un tavolo e cercare una soluzione». L’ultimo ostacolo che resta ai suoi progetti è il già annunciato ricorso al Tar di Massimo Deiana, preside della facoltà di Giurisprudenza e uno degli esclusi dall’ambita nomina. «Mi amareggia perché arriva da un amico ma a questo punto spero che lo faccia davvero. Così non resteranno ombra su questa vicenda », conclude Massidda. M.B.