Silenzio nei 10 anni di Floris. A 3 mesi dalla vittoria di Zedda, la furiosa protesta I residenti: «Adesso ci siamo scocciati». Dietro i disordini il cambio di regime politico?
di ENNIO NERI e.neri@sardegna24.net
Malcontento e cambio di regime. C’è più di qualche retroscenadietro la rivolta di via Podgora. Certo, la situazione nel rione (infiltrazioni dalle terrazze, macerie, cornicioni pericolanti, ratti e anziani disabili in abitazioni malsane) è critica. Ma perché dopo anni di silenzio sotto Floris (eccetto la protesta per le impalcature eterne di via La Somme), lunedì scorso il quartiere è sceso in piazza per chiedere un rione più vivibile al sindaco Massimo Zedda, al lavoro appena da 3 mesi? Una protesta che, oltretutto arriva a pochi giorni dall’apertura del cantiere per il recupero delle palazzine tra via Podgora, via La Sommee via Carnia). La risposta è di Silvio Pinna, del comitato spontaneo del rione, che spiega molto semplicemente: «Adesso ci siamo scocciati ». Ma dietro l’impazienza esplosa all’improvviso ci sono altre ipotesi. Come il fatto che un rionetradizionalmente di centrodestra come San Michele, si ritrovi con lo schieramento politico di riferimento all’opposizione. Ol’imminente ondata di sfratti che sta per partire, anche per alcuni abusivi che hanno pagato il canone negli ultimi anni. I Verdi, forza di centrosinistra, rimasta fuori dal consiglio comunale, stanno guidando la protesta con un banchetto in via Podgora. «In città ci sono rioni di serieA e di serie B come questo», spiega Roberto Copparoni, segretario provinciale dei Verdi, «chiediamo l’intervento della Giunta». I Verdi hanno presentato ai residenti un legale per denunciare la situazioni più critiche. Ieri intanto, tre consigliericomunali, Enrico Lobina, Federazione della Sinistra, Sergio Mascia e Marisa Depau, Sel hanno svolto un sopralluogo nel rione. «È una situazione terribile che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni », accusa Mascia, «alla quale cercheremo di fare fronte. Non possiamo tollerare », conclude, «che i cagliaritani vivano in questo modo: è una questione di civiltà». Più dura la Depau: «La vecchia Giunta ha speso i soldi destinati alla costruzione di nuove case popolari per il recupero degli alloggi Erp. Ma ha fatto pochissimo e quel poco è stato fatto male». Oggi la commissione comunale Lavori pubblici si riunirà per discutere dei lavori di recupero di San Michele. Il lotto per il recupero degli stabili tra via Podgora, la Somme e via Carnia sta per partire. I residenti chiedono la sistemazione delle fogne e la riqualificazione di tutti gli interni. Il quartiere chiede anche una sistemazione per la novantenne Giuseppa Loi, costretta a letto in un’abitazione malsana e col soffitto pericolante.