L’incontro organizzato da ecologisti e comitato spontaneo: «Case costruite 50 anni fa. Mai fatte le manutenzioni ordinarie»
Dopo le lenzuola bianche, i blocchi stradali e le assemblee in piazza la protesta in via Podgora proseguirà domani in piazza SanMichele conunnuovo incontro a cui è stato invitato anche il primo cittadino Massimo Zedda. A organizzarla è il Comitato Spontaneo di San Michele e i Verdi di Cagliari, in collaborazione con alcune associazioni ambientaliste. «Sarà un tour», spiegano i promotori, «che percorrerà le strade del quartiere per far conoscere la grave situazione igienico sanitaria delle case costruite oltre 50 anni fa, in molte delle quali non vi è mai stato alcun intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria». Il malcontento è cominciato sabato scorso quando sono apparsi i primi striscioni di protesta nelle ringhiere del terrapieno vicino all’incrocio tra viaLaSomme e via Podgora. Frasi che raccontavano lo stato di degrado e diabbandono delle palazzine della zona non ancora oggetto dei lavori di ristrutturazione. Lunedì sera alcuni abitanti avevano occupato la strada, spostando i cassonetti della nettezza urbana sempre all’incrocio tra le due vie. Il traffico è rimasto bloccato per ore, poi tutto è rientrato nella normalità. Martedì l’assemblea organizzata dai Verdi con almeno un centinaio di persone presenti, preludio della manifestazione di domani fissata per le 17 dalla piazza San Michele. Un tour per il quartiere che vorrà mettere in evidenza lo stato del quartiere tra edifici fatiscenti, anziani abbandonati, infermi che rinchiusi dentro case degradate, condutture elettriche e fognarie non a norma, balconi e tetti a rischio crollo, invasioni di ratti e scarafaggi. «Sarà una sorta di “conosci il quartiere” una visita guidata, come si fa nei parchi e nelle zone archeologiche,mastavolta si andrà alla scoperta del quartiere San Michele e delle sue rare bellezze», ironizza Roberto Copparoni dei Verdi. I promotori, oltre al sindaco, hanno invitato alla partecipazione anche tutti i cagliaritani «che vogliono portare solidarietà a una popolazione che ha diritto di vivere una vita sicura e dignitosa». Nicola Montisci