CONSIGLIO COMUNALE. I leader della maggioranza contro parte dell'opposizione: vogliono lo scontro

I capigruppo: sono ossessionati dalla rabbia per aver perso le elezioni
Si inasprisce la guerra tra maggioranze e opposizione in Consiglio comunale. Ieri, in una nota, i capigruppo del centrosinistra hanno attaccato duramente il Pdl: «Non avendo argomenti e proposte da fare per la città continua a sollevare in aula e sulla stampa polveroni per nascondere l'incapacità propositiva e ed i fallimenti delle ultime amministrazione della città», è scritto in una nota. Nel mirino, in particolare, il capogruppo Giuseppe Farris, reo di «rilasciare alla stampa dichiarazioni che mistificano la realtà e cercano di nascondere il cambiamento in atto nel modo di amministrare la città. Vi è una ricerca spasmodica di qualunque pretesto per creare un clima di scontro in aula», scrivono Davide Carta (Pd), Sergio Mascia (Sel), Giovanni Dore (Idv), Enrico Lobina (Fds - Rossomori), Raimondo Perra (Socialista - Meglio di prima non ci basta), «mentre si alza un polverone contro la Giunta su argomenti per i quali sono gravissime le responsabilità della precedente maggioranza di centro destra. Per quanto riguarda il consiglio stiamo assistendo ad una profonda discontinuità dal passato, con una grande attenzione anche ai temi proposti dall'opposizione ed alla trasparenza ed alla produttività del consiglio. L'osservazione sull'assenza del numero legale da parte dei consiglieri di maggioranza e che sarebbe stato garantito dalla minoranza è una falsità», sostengono. «Quanto al ritardo nella presenza del sindaco va evidenziato che Zedda e gli assessori si stanno caratterizzando per la costante presenza in aula, come dimostra il fatto che tutte le interrogazioni ottengono risposte nel giro di un paio di giorni mentre in passato, con la Giunta Floris-Farris si assisteva ad un continuo rinvio, proprio a causa dell'assenza del sindaco e degli assessori. Fa poi sorridere», proseguono, «l'interesse del consigliere Farris a discutere una mozione sul quartiere di S. Elia dopo che per anni il centrodestra si è disinteressato della soluzione dei problemi di quel quartiere arrivando a bocciare anche il piano di riqualificazione previsto nell'accordo di programma con la Regione che avrebbe messo in gioco 120 milioni di euro. Fortunatamente», concludono, «esistono due opposizioni: una con cui ci si confronta, l'altra costituita dal Pdl e da qualche gruppo “offshore” dello stesso Pdl, ossessionata dalla rabbia di aver perso il governo della città».