COMUNE. Che cosa cambia dopo l'abolizione dell'omonima commissione
Gli ingegneri: «Crisi grave, ecco come superarla»
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«Lasciate ogni speranza o voi che entrate». La frase lapidaria che conclude l'epigrafe scolpita sulla sommità della porta dell'inferno dantesco si adatta bene alla «dannazione» dei cagliaritani - cittadini, imprese, professionisti - che varcano la soglia degli uffici dell'edilizia privata del Comune. Circa 8400 pratiche di condono arretrate, in qualche caso dal 1985, circa 140 richieste di piano casa in attesa di esame, centinaia di richieste di autorizzazione (il Comune non ha per il momento fornito dati esatti) e concessione edilizia, file interminabili davanti agli uffici dei funzionari. È così da almeno sei anni ma il caos vero è iniziato negli ultimi due, quando alcuni dirigenti (che ora si occupano d'altro) hanno smesso di prendersi la responsabilità di dare il via libera a pratiche che avevano difficoltà a interpretare. «Non abbiamo alcuna certezza sui tempi, ogni funzionario interpreta le norme in modo differente, la situazione è difficilissima», spiega Gianni Massa, presidente dell'ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari, quasi settemila iscritti.
VELOCIZZAZIONE Che cosa accadrà ora che - come ha annunciato martedì in Consiglio comunale l'assessore all'Urbanistica - sarà soppressa la commissione edilizia? «Ci sarà semplicemente un passaggio in meno, ed i funzionari si prederanno più responsabilità», spiega Paolo Frau. In realtà perché la novità sia formalmente operativa occorre una modifica del regolamento edilizio, che la Giunta si impegna ad approvare rapidamente. Nel frattempo i funzionari saranno comunque responsabilizzati.
CRITICITÀ ENORMI Ma le criticità degli uffici dell'edilizia privata, oggi diretta da Clara Pala, «sono enormi», come conferma l'assessore e come evidenzia Maria Sias, ingegnere e componente della commissione edilizia che si è riunita per l'ultima volta a luglio. «Stiamo lavorando silenziosamente e per risolvere i problemi ci siamo confrontati con tutti gli attori per cercare di mettere in campo le scelte condivise», spiega Frau.
Proprio oggi il consiglio dell'ordine degli ingegneri approverà una serie di proposte per risolvere le criticità che saranno consegnate al Comune il 3 ottobre prossimo nel corso di un'assemblea con tutti gli iscritti.
LE RICHIESTE DEGLI INGEGNERI Chiederanno l'informatizzazione dell'archivio (oggi è cartaceo ed occorrono anche due mesi per avere copia di un progetto); uno sportello edilizio on line che consenta prenotazioni, informazioni sugli adempimenti; una interpretazione univoca dei regolamenti e delle norme; una sezione faq (domande e risposte) nel sito che raccolga le domande-tipo di professionisti e cittadini; una maggiore responsabilizzazione di funzionari e dirigenti, tempi certi per la definizione delle pratiche; l'istituzione di un osservatorio permanente per cittadini e professionisti che faccia monitoraggio della situazione delle pratiche. (f.ma.)