Autorità portuale
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Dalla redazione
ROMA Ore 14.30, Roma. Piergiorgio Massidda, senatore del Pdl, riceve la notizia al telefono: è il nuovo presidente dell'Autorità portuale di Cagliari. Sorride. «Mi hanno appena chiamato dalla Camera. La commissione trasporti ha detto sì con 18 voti a favore, 1 contrario e 6 astenuti».
Si tratta del secondo via libera parlamentare dopo la votazione in Senato, martedì scorso (13 favorevoli, 6 astenuti). Ad ancorare il senatore alla poltrona del porto di Cagliari ora manca solo la firma del decreto del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli.
Senatore Massidda, quale sarà il primo appuntamento nella sua agenda?
«La settimana prossima andrò ad Amburgo al Seatrade Europe, uno dei principali eventi mondiali per il mondo delle crociere. Lì ho appuntamento con diversi armatori per rafforzare la presenza su Cagliari».
Qual è il suo obiettivo?
«Vorrei che Cagliari diventasse una base di partenza per le crociere. Il porto deve essere il volano di crescita per un comparto in crisi come il turismo. Inoltre Cagliari e la Sardegna devono diventare una piattaforma logistica per il commercio nel Mediterraneo».
Progetto ambizioso...
«Ambizioso, ma possibile se si valorizza la zona franca che deve interessare non solo l'area portuale, ma un'area più vasta».
Senato e Authority: due ruoli incompatibili?
«Certo. Penso che tale incompatibilità vada rispettata nei tempi tecnici».
Cosa risponde a Massimo Deiana, docente di diritto alla navigazione e preside della facoltà di Giurisprudenza, vicino al Partito democratico, che ha minacciato di presentare ricorso al Tar «perché Piergiorgio Massidda non ha i titoli per essere nominato alla presidenza dell'Autorità portuale»?
«Preferisco davvero non fare polemiche. Adesso è bene lavorare, lavorare, lavorare».
Roberta Floris