TEATRO LIRICO
CONCERTI Nel programma, presentato dal sovrintendente Di Benedetto, anche opere di Liszt, Strauss e Debussy
info NUOVO CARTELLONE Quindici concerti, dal 21 ottobre al 24 marzo, per un budget di 300 mila euro. Obiettivo: eguagliare gli abbonati (2.500) della stagione 2010/2011.
di Bruno Ghiglieri
C’era molta attesa attorno alla nuova stagione sinfonica del Teatro Lirico di Cagliari, per via del mistero che la circondava fino alla conferenza stampa di ieri, e soprattutto perché è la prima che porta la firma di Gennaro Di Benedetto, il discusso sovrintendente venuto da Genova con l’ingrato compito di salvare un ente allo sbando, strangolato da un passivo di 25 milioni e in odore di commissariamento. Viste le premesse, con una situazione debitoria aggravata dai tagli del Fus, il cartellone avrebbe potuto suonare come un Requiem. Invece, se non si può certo dire che sia un Te Deum, non dovrebbe nemmeno deludere oltremisura le aspettative di un pubblico abituato fin troppo bene dagli anni della grandeur di Mauro Meli. Quindici concerti, dal 21 ottobre al 24 marzo. Budget intorno ai 300 mila euro. L’obiettivo è eguagliare il numero di abbonati della scorsa stagione, quando a sottoscrivere la tessera furono in 2.500. E forse per una sorta di captatio benevolentiae Di Benedetto ha tirato fuori dal cilindro «un concerto promozionale gratuito», come lui stesso lo ha definito, sabato sera sulla terrazza del Bastione Saint Remy, con un programma dedicato alle musiche per il cinema di Rota e Williams. Sul podio dell’orchestra salirà Alessandro Caldario. Con una ouverture il giorno precedente, venerdì, quando nella casa di riposo Vittorio Emanuele II a Terramaini si terrà con gli stessi protagonisti un concerto di beneficenza per raccogliere fondi da destinare alla ristrutturazione della storica sede dell’i st ituto in viale Fra Ignazio. Nel frattempo i vecchi abbonati potranno fino all’8 ottobre esercitare il diritto di prelazione sui posti disponibili, mentre la campagna abbonamenti vera e propria si svolgerà dal 10 al 22 ottobre. «Quest’anno contiamo di non cancellare o spostare appuntamenti», si sforza di promettere il sovrintendente, con la consapevolezza del momento di difficoltà che la fondazione sta attraversando: c’è il rischio concreto che dalla fine dell’anno non ci siano più i soldi per pagare gli stipendi del personale, già pronto a scioperi e altre iniziative di protesta.
QUALITÀ A BASSO COSTO Ma in attesa di conoscere il destino del Lirico rimane la certezza di una programmazione che proprio per parare i colpi della crisi ha scelto un profilo più basso rispetto alle precedenti stagioni, senza per questo rinunciare alla qualità. Sarà Hubert Soudant a inaugurare il cartellone il 21 ottobre con l’orchestra e il coro impegnati nella Grande Messa in do minore di Mozart. A seguire, una settimana dopo, un gradito ritorno: quello del pianista Michele Campanella con un omaggio a Liszt nel bicentenario della nascita. In programma la rara Malédiction per pianoforte e archi e il Secondo Concerto. Ma dalla lettura delle locandine, non più frutto delle scelte dell’ex direttore artistico Massimo Biscardi, si avverte una rinnovata attenzione per il repertorio tardo-ottocentesco e novecentesco che non potrà non piacere agli appassionati più esigenti: in programma si trovano infatti i nomi di Franck (con la Sinfonia in re minore), Richard Strauss (Till Eulenspiegels e i valzer dal Rosenkavalier), Mahler (di cui sarà eseguita la Quarta Sinfonia il 9 e il 10 marzo), Sibelius (di cui Anna Tifu suonerà il Concerto per violino), Fauré (presente con Dolly, la Pavana e il Requiem op.48) e Debussy, del quale ricorre il centocinquantesimo anniversario della nascita e a cui sarà dedicato nel corso della stagione un lungo excursus della produzione sinfonica più nota (i Tre Notturni, La Mer, il Prélude à l’après- midi d’un faune) senza trascurare pagine di raro ascolto (persino in disco) come il giovanile poema lirico La Damoiselle élue su testo di Dante Gabriel Rossetti. Ricompare poi la figura di Britten (i Quattro Interludi Marini da Peter Grimes), accanto a quelle meno frequentate dal pubblico cagliaritano di Elgar, Copland, Bernstein, Berio, fino ai viventi Michele Dall’Ongaro (che presenterà in prima assoluta un lavoro commissionato proprio dal Teatro Lirico) e Cristian Carrara.