Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Teatro Lirico in crisi, Regione mobilitata

Fonte: La Nuova Sardegna
21 settembre 2011

Milia: «Subito un piano industriale»






CAGLIARI. Lirico sul baratro della crisi. Mentre è stato annunciato ieri mattina il programma di una Stagione concertistica rispettabile, ma umile e senza grandi star straniere, si fanno i conti con i soldi. Quelli che non ci sono, non si trovano e si spera prima o poi arrivino. La situazione è pressocchè disperata e all’orizzonte non si vedono schiarite. Di quelle che permettano cioè di fare progetti alla distanza. Si naviga praticamente a vista e il sovrintendente Gennaro Di Benedetto ieri mattina lo ha ammesso candidamente: «Possiamo resistere fino a dicembre». Stipendi garantiti fino a novembre. Pesa sulla massima istituzione culturale regionale un debito pregresso di 20 milioni. Gli ultimi bilanci: quello del 2009 con qualche spicciolo di attivo, il successivo con oltre un milione e mezzo in rosso (entrambi gestione del predecessore Maurizio Pietrantonio). Quello 2011, dice invece il neo sovrintendente «potrebbe chiudersi in attivo». In realtà non basterebbe certo l’ultima tranche ministeriale attorno ai due milioni, a sistemare le cose. E l’ipotesi più concreta è quella di contrarre un mutuo con le banche. La Regione, proprio ieri sera nella persona dell’assessore alla cultura Sergio Milia dopo un incontro con il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, presidente della Fondazione lirica, si dice pronta a fare la propria parte (già sostiene economicamente con dieci milioni l’Istituzione e ne metterà altri cinque per collaborare con il De Carolis di Sassari) ma chiede con urgenza un piano industriale «condiviso con parti sociali e maestranze». Cioè in pochi giorni. Di Benedetto dal canto suo, che nel frattempo ha doppiato da pochi giorni la boa dei sei mesi, ha sostenuto che il piano è subordinato al pagamento dei debiti e alla chiarezza sulle risorse. Nel frattempo è appena scattata una gara contro il tempo (w.p.)