Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Vogliamo un piano industriale»

Fonte: La Nuova Sardegna
21 settembre 2011



La Regione detta le condizioni per garantire i debiti con le banche




CAGLIARI. Niente commissariamente, per il momento. La Regione è pronta a fare la sua parte per aiutare l’Ente Lirico a uscire dal tunnel dei debiti, facendosi garante verso le banche per la sua ridiscussione. Ma in cambio vuole delle garanzie: chiede la presentazione di un piano industriale, ovvero un quadro esatto della situazione e dei programmi per il futuro. Questo è il principale risultato dell’incontro che si è tenuto ieri sera tra il sindaco Massimo Zedda (che è anche il presidente della Fondazione dell’Ente lirico), l’assessore regionale della Cultura Sergio Milia e il soprintendente Gennaro Di Benedetto. Al vertice, tenuto nell’assessorato regionale, hanno partecipato anche diversi componenti del Cda dell’Ente e il direttore generale della presidenza della Regione Gabriella Manca, al posto del governatore Ugo Cappellacci, assente perchè a Roma per le vertenze Keller ed Eurollumina.
«Ci troviamo di fronte a una situazione debitoria importante - ha sottolineato l’assessore Milia - per questo stiamo chiedendo di disegnare un percorso che possa arrivare a una soluzione dei problemi. La Regione è molto vicina all’Ente Lirico e anche quest’anno abbiamo dato dieci milioni. E messo in campo altri cinque milioni per una collaborazione con il teatro De Carolis di Sassari». Il sindaco Zedda aveva chiesto alla Regione di intervenire con gli istituti di credito visto che la struttura del teatro lirico non può essere impegnata in quanto bene inalienabile del Comune. L’assessore Milia ha illustrato anche quali dovranno essere le principali caratteristiche del piano industriale: «Chiediamo che sia intrapreso un percorso condiviso al massimo anche con le componenti della Fondazione, le parti sociali e le maestranze». I sindacati da parte loro hanno chiesto più volte che il consiglio d’amministrazione dell’ente non rinnovi il mandato al soprintendente. Durante la mattinata di ieri Di Benedetto, alla domanda se avesse un piano industriale, aveva risposto che prima voleva avere certezza nelle risorse. E precisato che le attuali disponibilità sono sufficienti sino a novembre. Il quadro è molto critico.
L’assessore Milia si è impegnato a portare in Giunta e in Consiglio la richiesta di impegno della Regione. Per il momento si è trattato di un incontro interlocutorio. E altri vertici vi saranno nei prossimi giorni. Sul piatto della bilancia c’è una situazione debitoria di ventuno milioni più altri quattro relativi al Tfr, il trattamento di fine rapporto dei dipendenti. Ma l’aspetto più critico riguarda le ingiunzioni di pagamento provenienti dai fornitori e dal set che non sono pagati dal 2009, per una cifra di circa quattro milioni e mezzo. In un precedente incontro con la Regione il sindaco Zedda era riuscito a ottenere garanzie per gli stipendi, ma col passare del tempo la situazione si aggrava.
Complessivamente il bilancio 2010 racconta di un teatro lirico con venticinque milioni di euro di debiti, comprensivi del milione e duecentomila euro di disavanzo dello stesso anno. Anche se non tutti sono debiti legati alle banche e anche se si tratta di una situazione maturata con gli anni, la situazione richiede dei correttivi celeri. Mentre di Di Benedetto ha affermato ieri che quest’anno l’ente sarà in pareggio. Il rischio del commissariamento è legato principalmente alle ingiunzioni, qualora queste non venissero pagate. Poi c’è pure il problema del parco della musica che richiede risorse adeguate. In questo momento è del tutto inutilizato.
Ieri sera, a margine dell’incontro sull’ente lirico si è parlato anche del campus universitario. In particolare il presidente dell’Ersu Daniela Noli ha invitato al prossimo consiglio d’amministrazione sia il Comune e la Regione per poter così cantierare la realizzazione dei primi 240 posti letto ed evitare la perdita del finanziamento. (r.p.)