La Regione reclama i beni non utilizzati delle Ferrovie dello Stato
L'ultimatum: porteremo le Fs in Tribunale
Vedi la foto «Trasmetteteci l'elenco degli immobili inutilizzati o vi porteremo in Tribunale». La Regione fissa l'ultimatum alle Ferrovie dello Stato su piazze, stazioni e qualsiasi bene che non ha più a che fare con binari o stazioni ferroviarie che, secondo quanto stabilito da un articolo dello Statuto sardo, devono essere trasferiti alla Regione. Una partita importante, soprattutto simbolica: gli immobili sono per la maggior parte sottoposti a vincoli della Soprintendenza e, quindi, non facilmente modificabili da parte dei proprietari.
LA STORIA Lo scontro tra Regione e Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha origine dall'info point di piazza Matteotti. La Provincia, proprietaria della struttura, intende raderlo al suolo e modificarlo. L'altolà arriva, inaspettato, dalle Fs. «Quella piazza, come tutte quelle di fronte alle stazioni ferroviarie è di nostra proprietà, dato in comodato d'uso al Comune. Non capiamo come la Provincia, senza avvisarci, abbia potuto realizzare quel gabbiotto senza avvisarci». Scontata la soluzione. «Prima di eseguire qualsiasi lavoro dovete avere il nostro nulla osta».
LA REGIONE ALL'ATTACCO La presa di posizione della Regione ha il sapore dell'attacco. In una lettera dell'assessorato agli Enti locali viene contestata la proprietà da parte di Rfi del padiglione in informativo della Provincia. La società per azioni Rete ferroviaria italiana sostiene di essere il padrone di piazza Matteotti dal 1861. Ebbene - sostiene la Regione - prima di tutto metta sul tavolo i titoli di proprietà, perché «la porzione di immobile in argomento è catastalmente intestata al Comune di Cagliari». L'assessorato di viale Trento è esplicito: i beni non più utilizzati sono patrimoni regionale. «Considerata la cessazione dell'uso ferroviario dell'area, determinatasi da svariati decenni», è fondamentale «consentire la completa attuazione dell'articolo 14 dello Statuto sardo che prescrive il trasferimento alla Regione di tutti gli immobili già di proprietà statale, o di esercenti servizi di competenza statale, una volta cessata la propria finalizzazione».
LA RICHIESTA La Regione vuole fare chiarezza su un patrimonio inestimabile che ritiene sia ormai di sua proprietà. Per questo «invita Rfi a trasmettere l'elenco completo degli immobili non più funzionali all'esercizio ferroviario». La chiusura della lettera è una minaccia. Se non dovesse arrivare «riscontro entro un ragionevole lasso di tempo (un mese) , promuoveremo ogni azione (citazione in giudizio) a tutela dei diritti patrimoniali della Regione».
Andrea Artizzu