SANT’ELIA
Il Municipio ha a disposizione 213 tessere gratuite, Zedda ha chiesto di versare una quota per averle. Tre consiglieri e alcuni dirigenti in tribuna. Cellino: stadio brutto, eroe chi paga
Il numero dei nomi in lista è lo stesso dell’anno scorso: gli abbonamenti per lo stadio a disposizione del Comune in tribuna “vip” sono 213. Le tessere, spedite da viale La Playa, sono arrivate nelle mani del funzionario Sergio Sequi, dell’ufficio di gabinetto del sindaco, solo venerdì a tarda sera. Ieri mattina, a ritirarle, si sono presentati in pochi. I consiglieri comunali sono stati solo tre: Aurelio Lai (del gruppo “Ancora per Cagliari”), Claudio Cugusi (Pd) e Giorgio Cugusi (Sel, che ha mantenuto il posto in Municipio nonostante l’ingres so in consiglio regionale, dove è subentrato dopo le dimissioni di Massimo Zedda). Abbonamento in tasca anche per qualche dirigente ma non per gli assessori: nessuno dei componenti della giunta di Massimo Zedda (finora) l’ha ritirato. Forse in attesa di capire come funzionerà la distribuzione della tessera che consente di assistere, gratuitamente, a tutte le partite del Cagliari al Sant’Elia. Il sindaco, qualche settimana fa, aveva deciso di dare un taglio al “privilegio”, uno dei pochi rimasti ancora in capo agli eletti di palazzo Bacaredda. In accordo col presidente del consiglio comunale, Ninni Depau, aveva deciso di distribuire gli abbonamenti, che per il Municipio non hanno nessun costo, solo dietro pagamento di una quota simbolica ma consistente. I ricavi dovevano essere usati per fini sociali. Una scelta che aveva creato più di un malumore tra i beneficiari. Pochi sono usciti allo scoperto, tanti hanno storto il naso. Finora non è stato stabilito né quanto i “privilegiati” dovranno pagare, ma neanche dove finiranno gli eventuali incassi dell’iniziativa. Si è parlato di destinarli agli studenti meritevoli o per finanziare un’opera comunale, come il pistino affianco al palazzetto di via Rockefeller. Sono ancora ipotesi, la decisione non è stata presa. Zedda negli ultimi giorni è stato spesso fuori Sardegna. All’inizio della settima-na era a Bari, alla Fiera del Levante. Ieri invece si è diviso tra Perugia e Firenze, alla festa di Sel. Non era al Sant ’Elia mentre il Cagliari vinceva con il Novara. C’era però il suo capo di gabinetto, Francesco Cicero, che aveva lo stesso incarico col suo predecessore, Emilio Floris, anche lui allo stadio. Nella scaramantica distesa di maglie viola (colore chiesto dal presidente Cellino per esorcizzare il 17, data di ieri) sono stati avvistati anche il presidente del Ctm Ezio Castagna e il preside di Giurisprudenza Massimo Deiana. È la tribuna vip, normale che fossero lì. E non è detto che i loro nomi siano tra i 213 del Comune, perché (oltre alla possibilità della fede rossoblù che li porta a pagare il biglietto), ci sono anche altrettante poltroncine in quota alla società. C’è poi chi vola alto, e sta accanto al presidente Cellino: un altro ex sindaco, Mariano Delogu, e Giorgio Oppi, hanno assistito alla vittoria esultando col patron. Che ieri ha pensato a chi il biglietto lo paga: «Chi è venuto oggi, in questo stadio fatiscente e con questo caldo, magari da Carbonia, o Villacidro, è un eroe», ha detto Cellino, «questi sono tifosi con le palle». E. F.