Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Crisi e tasse alte, negozi ko

Fonte: L'Unione Sarda
19 settembre 2011

Allarme dell'assessore Argiolas. Gli operatori del settore condividono il pessimismo


 


Commercio, serrande abbassate nelle vie del centro
Molti negozi a Cagliari sono a rischio chiusura. L'allarme lanciato dall'assessore comunale alle Attività Produttive, Barbara Argiolas, in un recente incontro a San Benedetto in cui si è parlato di commercio, non ha sorpreso più di tanto i commercianti e le associazioni che rappresentano la categoria, ormai abituate a convivere con una situazione drammatica.
CONFESERCENTI «Da mesi denunciamo questo disastro - dice Roberto Bolognese, presidente di Confesercenti - e il peggio deve ancora arrivare. Stanno sparendo tutti i piccoli esercizi, sostituiti dai franchising. In pratica stiamo diventando i commessi delle grandi aziende, le uniche che hanno il potere economico per sopravvivere». Poi prosegue: «Ci sono commercianti che non ce la fanno a tirare avanti, alcuni si presentano alla Caritas. È triste da dire, ma è esattamente così che stanno le cose».
CONFCOMMERCIO Giuseppe Scura, direttore di Confcommercio, elenca le cause alla base della crisi: «Innanzi tutto c'è il crollo verticale dei consumi. Poi ci sono le difficoltà di accesso al credito da parte del sistema bancario e gli oneri di gestione, spesso pesantissimi per un esercizio commerciale, tra cui gli affitti fuori da ogni possibile immaginazione, tasse e imposte». Poi conclude: «È fin troppo evidente come questa combinazione micidiale finisca per far arrendere anche il commerciante più determinato e più attento alla gestione ottimale della propria attività».
FISMO Davide Marcello, presidente della Fismo (Federazione italiana dei negozianti di abbigliamento) vede il futuro grigio: «Le notizie sono drammatiche. Ci sono una marea di negozi che chiudono e riaprono subito dopo, ma questa non è una cosa positiva a mio avviso. E l'aumento dell'Iva non farà altro che peggiorare la situazione. I prezzi saliranno, è una cosa matematica, ma noi non siamo certo felici di questo».
I PREZZI Da capogiro le cifre che circolano per affittare un locale commerciale: secondo i dati della Camera di Commercio usciti qualche mese fa, per un immobile di 100 metri quadri si può arrivare a spendere quasi tremila euro al mese in via Garibaldi e via Manno, e i prezzi aumentano ancora nel caso di piazza Repubblica, via Alghero e via Sonnino. «Io sto per abbassare ulteriormente l'affitto del mio immobile - dice Mirko Loi, commerciante cagliaritano che adesso lavora in Spagna, proprietario di un locale in via Bacaredda - fino a qualche mese fa davo la struttura a 1250 euro al mese, poi ho ridotto gradualmente le mie richieste, ma nessuno si è mostrato davvero interessato. Ora la metterò a 850 euro, sperando di trovare qualcuno interessato». Poi parla della situazione in Spagna: «A parte i grandi centri urbani, la crisi è addirittura più grave rispetto all'Italia e alla Sardegna. Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per sperare in una ripresa».
Piercarlo Cicero