L'episodio sabato notte, durante la terza serata del “Cafè noir”
Protesta contro la movida nel quartiere
Vedi tutte le 2 foto Sarà stato il caldo di sabato notte. O il sonno tormentato da un sottofondo costante di musica e voci. È sicuro che al Marina cafè noir, in sei anni, nessuno aveva mai visto una scena del genere.
NUDO AL BALCONE Un uomo, completamente nudo, affacciato al suo balcone di via Dettori, proprio nel cuore della festa. Posa mussoliniana, immobile, imperturbabile. Neanche le urla dei ragazzi che applaudivano e ridevano tre metri più sotto, o i flash dei fotografi veri e improvvisati, lo hanno convinto a rientrare in casa e rivestirsi.
Poco prima - era più o meno mezzanotte - dalla stessa finestra era volata una bottiglia di plastica piena d'acqua, che avrebbe sfiorato un ragazzo.
GLI ABITANTI «È il gesto di una persona esasperata dal rumore e dalle urla che dobbiamo sopportare tutti i giorni, fino a notte fonda», dice chi abita lì vicino. In un isolato dove appesi alle finestre ci sono striscioni fai-da-te di protesta contro la movida («Dormire è un diritto») e di notte, specialmente nei tre giorni di Marina cafè noir, diventa l'ombelico notturno della città. Anche ieri il quartiere ha pulsato fino all'alba. Ma “l'esibizione” di via Dettori è stata l'unica protesta verso il fine settimana musical-culturale che da anni anima piazza Savoia e dintorni.
«SOLO UN EPISODIO» Ecco perché Francesco Scanu, uno degli organizzatori della manifestazione, tende a minimizzare: «È un episodio isolato, gli abitanti del quartiere in questi giorni non si sono lamentati. Credo si fisiologico che in un rione dove vivono centinaia di persone qualcuno si comporti così e dimostri intolleranza. In realtà il nostro rapporto con la Marina è ottimo».
LE PETIZIONI Chi vive tra piazza Dettori e le Scalette di Santa Teresa però si lamenta da tempo: la notte è quasi impossibile dormire e la mattina, specialmente durante il weekend, la strada coperta da un tappeto di bottiglie, bicchieri e cartacce. Tanto che qualche mese fa si è costituito un comitato proprio per contrastare gli effetti collaterali della movida. Petizioni, esposti in procura, incontri con l'assessore al Traffico e appelli al sindaco. Oltre a strumenti di lotta meno istituzionali, come i gavettoni e i lanci di uova.
IL FESTIVAL Sabato notte per le strade del quartiere c'erano migliaia di persone. In piazza San Sepolcro, sul palco, suonavano i Ratapignata. E proprio mentre il gruppo sardo si stava esibendo, sul balcone di via Dettori è iniziato lo spettacolo alternativo. ( m.r. )