Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Abroghiamo la legge urbanistica»

Fonte: L'Unione Sarda
5 settembre 2008

 
Parte la campagna del centrodestra per il “sì” al referendum
L'alleanza di centrodestra che si presenterà alle regionali sostiene la campagna per il referendum del 5 ottobre contro la legge 8.
C'è anche il sostegno - ufficiale - dei partiti di centrodestra alla campagna per il "sì" al referendum del 5 ottobre. Non solo il Pdl, quindi, in appoggio al promotore Mauro Pili , ma si muove tutto il cartello che comporrà l'alleanza elettorale alle regionali del 2009. Un segnale chiaro di compattezza, in un momento in cui il Pd è ancora spaccato e proprio quando l'elettore di centrodestra cominciava a sentirsi un po' confuso. Perché non c'è ancora un leader sul quale puntare, non sono chiare le alleanze, perché il Pdl non è ancora un partito reale, tangibile. Ieri, invece, qualcosa di concreto si è visto: per convincere i sardi ad abrogare la legge numero 8, "madre" del Piano paesaggistico, si sono schierati Ugo Cappellacci (Forza Italia), Mariano Delogu (An), Felicetto Contu (Udc), Pasquale Onida (Fortza Paris), Raffaele Farigu (Nuovo Psi), Michele Cossa (Riformatori) e Mario Floris (Uds), con Emilio Floris , sindaco di Cagliari, che ha promesso il suo impegno e quello di tutti i sindaci vicini al centrodestra contro una legge «che ha avuto effetti nefasti per il sistema economico della Sardegna».
LO SCENARIO Questi trenta giorni di campagna per il "sì" serviranno «a mobilitare il territorio», magari a lanciare messaggi di guerra alla maggioranza in Regione. Ma anche i muri del Consiglio sanno che è possibile, per qualcuno altamente probabile, l'ipotesi di un annullamento della consultazione popolare, se sarà approvata in fretta (come sembra) dal Consiglio una legge che modifica l'attuale numero 8. Cappellacci, prossimo coordinatore del Pdl, sulla politica della Regione legata all'ambiente, ha sottolineato: «È assurdo ragionare in termini di vincoli, senza proporre un progetto alternativo di sviluppo». Delogu, riferendosi alle grandi manovre in corso in Consiglio, non tollera «il trucchetto di cambiare la legge in corsa, ma noi dobbiamo fare la nostra proposta». Per Contu «l'impianto giuridico è sbagliato», secondo Mario Floris «dietro la tutela del paesaggio si nascondono interessi fortissimi». Cossa ha lanciato un appello ai cittadini: «Chiunque si senta penalizzato dal Piano paesaggistico, deve andare a votare per abrogare la legge urbanistica». Onida preme «perché il potere sul territorio torni agli amministratori locali», Farigu è parso in linea con la tesi del leader Uds Floris: «Ci sono interessi obliqui dietro la politica di Soru, questo potere discrezionale mortitica l'intero sistema democratico».
TRE MINUTI Il sindaco di Cagliari ha indicato la strada all'alleanza: «Questo referendum è la base per presentare ai sardi una nuova Regione, con regole certe e uguali per tutti». Secondo Floris «la proposta di legge urbanistica che dovrà essere esaminata in Consiglio tende a spogliare gli enti locali delle loro funzioni». A proposito, ha ricordato che per il confronto fra Giunta e Comune capoluogo, sul Ppr, Floris ebbe a disposizione tre minuti: «Il territorio non può essere gestito da una sola persona, questa Regione viaggia a senso unico». La battaglia, hanno riconosciuto tutti - erano presenti i consiglieri regionali Artizzu e Liori (An) e La Spisa (FI) - sarà difficilissima: «Ma se riusciremo a superare il quorum e ad abrogare la legge, sarà un'impresa», ha detto Contu.
IL SEGNALE Sarà comunque un segnale politico, ha detto Cappellacci: «I sindaci devono riappropriarsi del loro territorio, l'economia delle zone interne deve poter ripartire». Comunque vada, questo il coro, «sarà un messaggio che nessuno potrà ignorare».
ENRICO PILIA

05/09/2008