Porto
AUTHORITY Il preside di Giurisprudenza pronto a impugnare l’investitura del senatore Pdl per la successione a Paolo Fadda: «Ricorro se il ministro lo nomina, si devono rispettare le regole»
«Se il ministro nomina Massidda alla presidenza dell’Autorità portuale di Cagliari non rispetta la legge». Massimo Deiana, preside di Giurisprudenza, da subito ha minacciato un ricorso al Tar e ora che la nomina è vicina non cambia idea. La scelta di Piergiorgio Massidda come guida dell’Authority dovrebbe arrivare entro la prossima settimana. Ieri l’ottava Commissione del Senato ha espresso parere favorevole, con 13 sì e 6 astenuti, mentre martedì la discussione è passata anche tra i banchi della Commissione Trasporti della Camera. «L’ho presentata in qualità di relatore, ma non si è ancora arrivati al voto - spiega il deputato Pdl Settimo Nizzi - oggi (ieri, ndr) le sedute son saltate per impegni in Aula e il voto arriverà la prossima settimana ». Poi la pratica tornerà sul tavolo del ministro Matteoli che dovrebbe firmare la nomina del senatore Pdl. Che sembra vicina, ma non avrà vita facile. «Appena avrò l’atto in mano lo impugnerò - promette Massimo Deiana - se sarà quello il provvedimento del ministro, sarà reso in maniera non ossequiosa della legge: che non prevede generiche competenze in materia di trasporti, ma “comprovata qualificazione professionale ”».
LA TRIADE E LA MINACCIA Dopo le varie candidature proposte dagli enti coinvolti, sul tavolo sono rimasti i nomi di Massidda e Deiana, a quel punto la scelta di Cappellacci e Matteoli è ricaduta sul senatore. Fin dalle prime anticipazioni Deiana ha minacciato un ricorso e a pochi giorni dalla nomina ufficiale ha le idee ancora più chiare. «L’articolo 8 della legge (la 84 del 1994, ndr.) prevede in modo netto i requisiti necessari - commenta il docente di Diritto della navigazione - non è una questione personale contro Massidda, al quale mi lega un rapporto di lunga durata, ma il ricorso lo farò contro la decisione del ministro. Non lo faccio perché voglio diventare presidente, ma perché la legge parla chiaro ed è ora che in questo Paese si comincino a rispettare le regole». Deiana, da preside di Giurisprudenza, qualche cognizione di causa sulle leggi ce l’ha: «Ci vogliono le competenze specifiche». Paolo Fadda nel suo discorso d’addio ha in pratica investito Massidda suo successore, ammettendo che i risultati che lui non ha raggiunto da tecnico li può raggiungere un politico. Anche il senatore del Pdl, che parla già da presidente in pectore, conferma questa teoria, in base alla quale il saper trattare con enti e amministrazioni da politico può dare una marcia in più per lo sviluppo del sistema portuale cagliaritano. A sorpresa anche Deiana, da tecnico, è d’accordo. Ma con qualche precisazione. «In effetti quella che è mancata a Fadda, che è un tecnico competente, è stata la capacità politica. Ma quella non è richiesta, è questo il punto - spiega - i politici se vogliono che il presidente sia un politico devono intervenire: se la legge non vi va, cambiatela. Perché quella vigente è così». Marcello Zasso