Pronti due dossier, uno tecnico e uno politico, che suggerirebbero alla Giunta di non ratificare l'intesa siglata alla fine di marzo.La relazione tecnica sull'Accordo di programma è sul comodino di Emilio Floris. Il capo area gestione del territorio, Paolo Zoccheddu, gliel'ha fatta recapitare ieri mattina a casa, visto che il sindaco ieri ha disertato il Municipio per un mal di schiena. Il dossier è il frutto del lavoro dei dirigenti comunali e di 25 giorni di istruttoria in commissione urbanistica e contiene i punti critici - tecnici, non politici - dell'intesa sulla riqualificazione di Sant'Elia, sul Betile e sul Campus universitario siglata il 28 marzo dal sindaco e da Renato Soru e che il Consiglio comunale deve ratificare entro lunedì 28 aprile.La relazione è negativa. Mancano una serie di atti amministrativi e, dunque, non ci sarebbero le condizioni tecnico-urbanistiche perché la Giunta dica sì all'accordo. Sarebbe per questa ragione, indipendentemente dai motivi politici - cioè la manifesta contrarietà di An e Udc e le perplessità di Fi, An e Riformatori - che sindaco e assessori probabilmente diranno no, almeno per ora. O decideranno di dividere l'Accordo in due e dire sì a una parte (Betile) in attesa che la Regione completi la documentazione che consentirà di approvare le altre sezioni dell'Intesa.IL CAMPUS I rilievi più importanti - evidenziati anche in un dossier predisposto da An e Udc - riguardano il Campus universitario di viale La Playa. Sia il Protocollo d'intesa siglato da Regione e Comune nell'agosto 2006 sia la delibera con la quale a metà marzo di quest'anno il Consiglio ha dato mandato al sindaco di firmare l'Accordo di programma con la Regione, invitavano a una riduzione delle volumetrie e a un aumento degli spazi verdi rispetto al Programma integrato di riqualificazione urbana approvato dal Consiglio comunale nel 2004. Al contrario della previsione, si legge nel dossier, le volumetrie sono raddoppiate e le zone verdi diminuite. Giunta e Consiglio dovrebbero dunque approvare una variante urbanistica. Che non è approvabile perché la superficie delle aree di proprietà della Regione non consentirebbe di realizzare un numero sufficiente di parcheggi.Inoltre l'intesa del 2004 prevedeva che la società proprietaria del Campus, la Edilia costruzioni spa, cedesse al Comune un edificio ristrutturato, l'ex Silos della semoleria, e una strada, da realizzare. Nel progetto di Da Rocha il silos viene abbattuto. Inoltre non è chiaro di chi sia la proprietà di alcune aree. Non solo: una strada passerebbe in una servitù del Cagliari calcio, che in caso di approvazione del progetto ha già annunciato che ricorrerà al Tar. IL BETILE Il problema dei posti auto si pone, secondo la relazione, anche per l'area del Betile. Floris si è impegnato, con l'Accordo di programma, a concedere una variante urbanistica trasformando l'area in zona servizi generali pubblici. Ma non può farlo perché mancano 7350 metri quadri per realizzare i parcheggi per il museo. Contrariamente alla prassi utilizzata dalla Regione per tutte le opere, nel caso del museo non è stato avviato il procedimento per ottenere la Valutazione di impatto ambientale.SANT'ELIA La contestazione principale riguarda il fatto che il Concept master plan presentato al Comune e oggetto dell'Accordo di programma prevede molte opzioni molto diverse l'una dall'altra: in attesa di scegliere quella più adatta al quartiere, a quale di queste si deve riferire il Consiglio per approvare la variante urbanistica? LE CESSIONI AL COMUNE In cambio delle cessioni, il Comune otterrà dalla Regione 3.5 milioni di euro per rifare i sottoservizi a Villanova e alcuni immobili di passaggio dal demanio alla Regione. Ma la commissione fa notare che il trasferimento di beni immobili dalla Regione al Comune non è un regalo ma è previsto dalla legge regionale 35/95. In conclusione: secondo la relazione, nella partita dare-avere il Comune subirebbe un danno di almeno nove milioni di euro e si esporrebbe a una pioggia di ricorsi. FABIO MANCA 22/04/2008