Rassegna Stampa

Sardegna 24

Guerraper Is Mirrionis «Noalla nuova Scampia»

Fonte: Sardegna 24
13 settembre 2011

 La trasformazione della vecchia scuola di via Flumentepido divide il consiglio. Il progetto è “congelato” negli uffici tecnici  

E le case di via Flumentepido? Dimenticate. Nel2008ilComune partecipa al programma straordinario di edilizia per la locazione a canone sociale.Eindividua due edifici scolastici di proprietà comunale da demolire e ricostruire: uno tra via Flumentepido e via Serbariu e l’altro in via Abruzzi. La giunta regionale, il 16 dicembre 2008, approva il programma, ma boccia la proposta formulata dal Comune per via Flumentepido-Serbariu, perché lo stesso immobile era già stato oggetto di un altro finanziamento concesso per le stesse finalità. Tuttavia conferma il precedente finanziamento (1 milione e 700 mila euro). Con lo stesso provvedimento la Giunta Regionale assegnava alComune3milioni per l’intervento edilizio di via Abruzzi. Via Roma però cambia idea su via Abruzzi e decide di destinare il complesso edilizio diSan Michele ai “Servizi Socio assistenziali” (in virtù della necessità di dotare il rione di strutture adeguate), ma contemporaneamente diaumentare gli alloggi nelcomplesso di via Flumentepido-Serbariu che passano così da 14 a 32. Per coprire l’intervento servono 4 milioni 896 mila e 43,30 euro, così i fondi da via Abruzzi arrivano a via Flumentepido. L’intervento, votato sotto la Giunta Floris, attualmente è fermo negli uffici dell’assessorato ai Lavori pubblici. Ci sarebbero 32 alloggi a canone sociale per altrettante famiglie. La Depau, Sel, preme per l’approvazione, ma qualcuno è contrario. «Trasformare le scuole in abitazioni è un errore urbanistico», spiega Gianni Chessa, consigliere Udc, ex assessore al Patrimonio, «perché Is Mirrionis copre il 22 % delle case popolari comunali in città, più quelle di Area. Il rischio », aggiunge, «è quello di creare una nuova Scampia. Io mi auguro che restino i servizi. Perché la conversione di via Flumentepido è un vecchio progetto di Floris che non penso piaccia al sindaco Zedda. Son d’accordo», conclude, «sulla necessità di realizzare alloggi a canone sociale per affrontare l’emergenza.Mavannoscongiurati i nuovi ghetti».