CELEBRAZIONI. La Fondazione Luca Raggio di Cagliari
«Le battaglie in cui si crede non sono mai perse», ci ricorda Antonino Caponnetto nel biglietto d'invito per il ventennale della Fondazione Luca Raggio- “Solidarietà e diritti”. E non si poteva trovare frase più felice per celebrare un ente morale nato da due genitori che hanno trasformato in un progetto di condivisione il dolore per la perdita di un figlio ventiseienne. Furono Andrea Raggio, ex europarlamentare del Pds, e sua moglie Giovanna, con la giovane amica Carla Sailis, a dar vita nell'autunno di quel 1991 alla Fondazione intitolata a Luca. Allora, nella sala del Banco di Sardegna di Cagliari, spettò a Giuseppe Putzolu, primo presidente, parlare di etica della solidarietà da contrapporre alla prevaricazione dei poteri pubblici e privati, di diritti con i quali rispondere ai bisogni. In questi vent'anni il mondo è cambiato. Ma il presidente Gianluca Scroccu, stasera alle 20, al Bastione Saint Remy, (dove si ritroveranno con Andrea, Alessio, e Sergio Raggio tanti sostenitori), non potrà che ribadire quei concetti. Trentaquattro anni, ricercatore di Storia contemporanea al Dipartimento di studi storici, è stato preceduto oltre che da Putzolu, da Andrea Raggio, da Antonio Lai (un'assenza che pesa, la sua, come quella di Giovanna Raggio), Maria Rosa Cardia e Pasquale Alfano. Presidente del comitato scientifico è Francesco Sitzia.
IL BILANCIO A raccontare il lungo cammino dell'ente sono i convegni sui temi della partecipazione politica e dei diritti umani, (il prossimo dedicato all'Africa), e i quaderni della Fondazione: su tutti quello dedicato alla partecipazione delle donne nelle istituzioni (curato da Maria Rosa Cardia e Silvia Benussi) e quello sulla povertà in Sardegna curato da Aide Esu. Entrambi editi da Aipsa. Ma molto ci dice anche la ricerca di Paola Piras sull'amministrazione in Sardegna e il rapporto con i cittadini. Decine i corsi di formazione civica aperti agli studenti. Numerosi gli incontri dedicati al sessantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell'uomo. Due su tutte le mostre: “Mai più schiave” a Palazzo Viceregio, e “Chiama Africa”, allestita in piazza Darsena con Comune e Provincia.
GLI OSPITI Tra gli illustri ospiti dei dibattiti promossi dalla Fondazione, Eric Hobsbawn, che giunse a Cagliari nel 1995 a parlare d'Europa. Gli ultimi, lo storico dell'economia Giulio Sapelli e Benedetta Tobagi. E ancora Vittorio Arrigoni, che partecipò al convegno sulla questione israelo-palestinese, curato da Pasquale Alfano. Era il novembre del 2009 e fu l'ultima sua visita in Sardegna, organizzata con Amnesty International. «Con Articolo 21 Amnesty è un nostro punto di riferimento», spiega Scroccu, che sottolinea anche l'importanza della collaborazione con Scienze politiche, Giurisprudenza e Lettere. Ospiti attesi nei prossimi mesi, Paul Ginsborg e Lucio Caracciolo.
L'ultimo pensiero del (giovane) presidente è per gli immigrati, «un tema che ci interessa molto», e per i giovani: «Vogliamo coinvolgerli in un confronto sulle scommesse di un mondo che cambia, valorizzare la loro presenza in un momento in cui la politica è avara di spazi di riflessione». Alla Fondazione Raggio, che nel nome di un ragazzo brillante e pieno di progetti è nata, il dovere di aver bisogno di tutta la loro intelligenza.
Maria Paola Masala