IL PROGETTO L’idea contro i tagli del governo: un euro per ogni pernottamento moltiplicato per le stelle
numeri 16 Nella città di Cagliari sono in attività 16 strutture alberghiere e 150 bed and breakfast. Non è chiaro se anche su questi ultimi ricadrebbe la tassa di scopo ipotizzata da Zedda. 2000 Gli hotel di Cagliari sono in grado di offrire poco più di duemila posti letto. 467 I dati della Federalberghi Sud Sardegna dicono che nel 2010 Cagliari ha registrato 230 mila arrivi, per un totale di 467mila pernottamenti.
LA PROPOSTA
Un milione e 400 mila euro. Tanto frutterebbe al Comune di Cagliari il ticket turistico che il sindaco, Massimo Zedda, ha ipotizzato di applicare negli hotel della città per sopperire al taglio dei trasferimenti statali decisi dalla manovra finanziaria del Governo nazionale. Una soluzione che fa storcere la bocca agli albergatori: «La tassa di soggiorno l’abbiamo già combattuta a livello nazionale, e in linea generale non possiamo che bocciarla anche per quanto riguarda Cagliari», dichiara il presidente della Federalberghi Sud Sardegna, Mauro Murgia, nonché titolare del Caesar's Hotel di Cagliari. «Ma in questo momento non siamo in allarme. Abbiamo letto le dichiarazioni del sindaco e non le riteniamo una minaccia. Confidiamo nel fatto che prima di mettere in pratica una misura di tale portata, l’ammini - strazione comunale sicuramente vorrà incontrare gli operatori del settore e sentire il loro parere». Davanti a quella che Zedda ha definito una misura da extrema ratio, «una tassa di scopo da 1 euro o da 50 centesimi a stella per pernottamento », la paura degli albergatori è che i turisti scappino: «Un ticket di questo tipo sarebbe controproducente per il sistema turistico locale, e farebbe calare i flussi turistici, sopratutto quelli internazionali», spiega Murgia. «In questi ultimi anni le strutture turistiche cagliaritane hanno retto l’im - patto della crisi proprio grazie all’af - flusso di visitarori provenienti dai paesi stranieri, e arrivati in Sardegna con i voili low cost», continua. «Inserire un costo aggiuntivo nelle prenotazioni, farebbe cambiare meta a gran parte dei turisti diretti nell’Isola». Dati alla mano, Murgia fa anche un rapido calcolo della somma che il Comune incaserebbe con l’applicazione del ticket turistico: «A Cagliari città ci sono sedici strutture alberghiere, per un’of - ferta di oltre 2mila posti letto», spiega. «Nel corso del 2010 abbiamo registrato 230 mila arrivi per un totale di 467 mila presenze, ossia pernottamenti». Considerando una media di tre stelle per gli hotel, il calcolo è semplice: la tassa di scopo varrebbe 1 milione e 400 mila euro l’anno. «mi rendo conto che Comune potrebbe trovare altre strade per recuperare quei soldi». Come esempio Murgia cita le grandi manifestazioni: «vengono organizzati grossi eventi che hanno una ricaduta di presenze molto limitata nel tempo, e quindi a livello turistico non si ottiene un gran risultato dal punto di vista economico. Ecco, per queste manifestazioni si spende molto, e si ottiene una magra ricaduta». Un’altra ricetta che Federlaberghi suggerisce all’am - ministrazione, è quella di far emergere il sommerso nel sistema turistico: «In questo senso il Comune si è già mosso, e può ottenere molto regolamentando un settore dove purtroppo esistono troppe strutture che lavorano al limite dell’abusivismo, e che quindi non pagano le tasse». TUVIXEDDU Anche le dichiarazioni rilasciate dal sindaco sul futuro di Tuvixeddu, «deciderò io, non mi farò dettare la linea dagli ambientalisti», hanno provocato reazioni: «Non vogliamo dettare la linea a nessuno», specifica Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna, «intendiamo solo confroninfo L’AFFONDO DEL SINDACO «Su Tuvixeddu chiudiamo la questione, non mi faccio dettare l’agenda da nessuno».
IL COMUNE PENSA A UNA TASSA DI SCOPO DA 1 EURO Gli hotel di Cagliari potrebbero dover applicare un ticket di 1 euro a stella per ogni pernottamento. Per il momento è solo una dichiarazione di intenti, un’ipotesi che il sindaco, Massimo Zedda, ha detto di prendere in considerazione solamente se, a conti fatti, il Comune non dovesse trovare nessun’altra soluzione per sopravvivere al taglio dei trasferimenti statali
FEDERALBERGHI TEME LA FUGA DEGLI STRANIERI Mauro Murgia, presidente provinciale degli albergatori cagliaritani, manda un messaggio al sindaco: «Noi contrari a una tassa turistica ma disposti al dialogo con il Comune » spiega, e lancia l’allarme, «il turismo low cost ci ha salvati dalla crisi in questi ultimi anni, ma se viene introdotto un nuovo ticket, gli arrivi degli stranieri sarannno i primi a calare. Preferiranno altre mete».
TUVIXEDDU Gli ambientalisti rispondono al sindaco: non vogliamo dettare la linea, vorremmo solo un confronto tarci con l’amministrazione. Esistono tante associazioni, credo che il messaggio del sindaco fosse indirizzato ad altri». Lapidaria Maria Antonietta Mongiu, archeologa ed ex assessore regionale alla Cultura: «Le linee al sindaco le detta la legge e l’etica. Per Tuvixeddu ci sono solo due richieste, prima di tutto attuare la sentenza del Consiglio di Stato e quindi acquisire l’area per tutelarla». Vincenzo Garofalo