VIA PREMUDA. Le proteste degli abitanti finora sono rimaste inascoltate
Fogne a cielo aperto e le blatte colonizzano le case
Fogna a cielo aperto in via Premuda. Da oltre due mesi decine di famiglie che risiedono nelle case comunali dietro l'ex scuola Alagon sono costrette a convivere con i miasmi. I rischi igienico-sanitari sono evidenti perché i liquami fognari fuoriescono dai pozzetti e dai tombini e invadono le terrazze, i cortili, i piazzali e le aree comuni utilizzate come parcheggio. «Abbiamo ripetutamente segnalato il problema al Comune», riferisce Alessio Saia, «ma non è stato ancora fatto niente. Un mese fa si era presentato da noi un tecnico e aveva scattato delle fotografie. Da allora non si è più visto nessuno».
LE PROTESTE I disagi sono pesanti e le lamentele fioccano. Soprattutto al numero civico 3b. «La puzza è insopportabile, non ne possiamo più», protesta Antonio Medda, 49 anni, «ho tre figli piccoli e non è giusto che debbano respirare questo odoraccio e vivere quotidianamente a contatto con i liquami delle fogne. Senza contare il problema delle blatte, ce ne sono tantissime, grandi come gamberoni, entrano dentro e ce le ritroviamo dappertutto, negli androni come in casa». «Sono tre anni, ormai, che abitiamo in queste casette comunali», raccontano due donne, «i problemi sono iniziati alcuni mesi fa e non riguardano solo l'esterno, bensì anche l'interno. Il tanfo, infatti, risale in tutte le case dagli scarichi dei water». «Quando tiriamo lo sciacquone», riferisce Graziano Lombardo, «il livello dell'acqua del tubo di scarico si abbassa». «Alcune volte si svuota del tutto», racconta un altro residente, «col risultato che i ratti possono introdursi facilmente nel tubo». I residenti chiedono a gran voce un intervento urgente da parte del Comune e della Asl. ( p. l. )