La Giunta comunale ha deliberato la gara con la quale saranno scelte 4 ditte che butteranno giù 13 baretti su 18. Arriva la controproposta dei gestori. Sergio Mascia, della coop Poetto services: «Vogliamo demolirli prima noi»
di ENNIO NERI e.neri@sardegna24.net
Buttate giù i baretti. Al Poetto ora si fa sul serio. La giunta comunale ha approvato la delibera sulla demolizione dei chioschetti del Poetto. La spesa per l’intervento è a carico del Municipio che si rifarà poi sui gestori. Che rilanciano: «Vogliamo buttarli giù e pagare noi direttamente», spiega Sergio Mascia della coop Poetto services, «la settimana prossimapresenteremo una proposta alComune».Unfinale deludente. Undecennio di amministrazioni di centrodestra non è bastato per approvare il pul (piano di utilizzo del litorale) e dare un ordine alla spiaggia. Così, nel novembre 2009, l’ufficio Edilizia privata ha emesso l’ordinanza di demolizione.Edopo anni di tira e molla e di trattative con la Giunta Floris la patata bollente è finita nelle mani della Giunta Zedda che, carte alla mano, non ha potuto far altro che dare il via alla gara per scegliere le imprese che dovranno portare le ruspe in spiaggia. L'intervento, su proposta dell'assessorato ai Lavori Pubblici, prevede per 13 delle 18 strutture presenti sul litorale, la suddivisione in quattro lotti i cui lavori saranno affidati a quattro ditte diverse, in modo che gli interventi possano essere svolti in contemporanea. Definita anche la divisione dei lotti: del primo fanno parte il Golden Beach, il Capolinea e l'Aramacao; del secondoLaDolce Vita, Il Fico d'India e il Corto Maltese; del terzo il Calypso, Il Nilo e Il Miraggio; dell'ultimo il Twist, la Lanterna Rossa, il PalmBeach e la Sella del Diavolo. La spesa prevista è di 500mila euro: le risorse, anticipate dal Comune,saranno recuperate in unsecondo momento, attraverso la rivalsa sui concessionari. Il progetto è stato approvato in linea tecnica: dopo la gara per l'assegnazione dei lavori le ditte vincitrici procederanno all'accantieramento (la recinzione e la messa in sicurezza dei luoghi) e poi alle demolizioni vere e proprie. L'ultima fase, in attesa delle definizione del Piano di utilizzo dei litorali che tra l'altro regolerà anche le nuove concessioni, sarà quella del ripristino dell'arenile su cui poggiano attualmente le strutture. Per i gestori è una giornata amara. Ma hanno una controproposta che sarà presentata la settimana prossima. «Avevamo già previsto noi le demolizioni senza l’utilizzo di risorse pubbliche», spiega Mascia, «il nostro obiettivo era cominciare coi lavori dal 3 ottobre anche perché c’è un’ordinanza dell’ex sindaco Floris che ci impedisce di buttare giù i chioschi prima del 30 settembre. Maa questa proposta», sottolinea, «gli uffici del Comune non hanno risposto». Di sicuro dalla settimana prossima comincerannoa sparire dall’arenile tutti gli arredi come le fioriere, le pedane e i gazebo. «Abbiamo intenzione di presentare agli uffici del Comune una dichiarazione di inizio lavori», aggiunge ancora Mascia, «faremo una dichiarazione d’inizio lavori con la quale manifesteremo al dirigente la volontà di demolire le strutture. Sono sicuro che i cittadini apprezzeranno il fatto che le risorse pubbliche non vengano sfiorate. Da parte nostra tuttavia», conclude, «nessunacontrapposizionemasolo volontà di addivenire ad una soluzione condivisa». Demoliti i baretti serviràunanormatransitoria per poterli ricostruire nel 2012, in attesa del pul.