MEDAU SU CRAMU
«Scusi dov’è il parco?» È una domanda che si sono sentiti fare spesso gli abitanti di Medau Su Cramu. Lo chiedono sorpresi i visitatori di Molentargius che, una volta entrati alla ricerca dei fenicotteri, si trovano in mezzo alle abitazioni del rione. Nella delibera che approva il protocollo di intesa tra il Consorzio di gestione di Molentargius e la Regione, si parla di interventi di riqualificazione dell’area mirati al recupero e alla creazione di un «borgo agricolo». Una mossa tesa probabilmente a favorire l’integrazio - ne dell’abitato, costruito abusivamente a partire dagli anni cinquanta, con il parco. Ma tra gli abitanti nessuno sa bene di cosa si tratti. LE REAZIONI DEGLI ABITANTI «Se ci fossero da fare dei lavori, saremmo disponibili», sostiene Efisia Cappai, 53 anni, «potrebbe essere l’occasione per sanare il quartiere». «Una cosa è certa: io da qui non me ne vado, neanche per sogno», dice Battista Meleddu, 86 anni, che vive da oltre 35 anni nella casa che ha costruito. «Se dobbiamo fare dei lavori bene, ci diano i soldi per farli». «Non possono mandarci via. Qui vivono oltre ottocento persone, abbiamo costruito su terreni di nostra proprietà e negli anni abbiamo fatto tutte le richieste per avere la sanatoria, ma non ci hanno mai nemmeno risposto», spiega Clara Camedda, 47 anni. «Noi chiediamo di essere maggiormente coinvolti nelle scelte sul parco, perché ci riguardano direttamente», dice Quinto Serra, dell’associazione “Vivi Molentargius ” che, oltre a raccogliere gli abitanti del quartiere, organizza varie iniziative per per l’area. «Soprattutto - continua Serra - vorremmo chiarezza. Anche per poter giudicare l’idea del borgo rurale. Abbiamo chiesto un incontro ai sindaci di Cagliari e Quartu, e faremo anche una riunione tra noi. L’ideale sarebbe trovare una soluzione unica per tutti quelli che vivono a Medau Su Cramu. La nostra situazione è uguale da anni, se la potica volesse potrebbe sistemarci anche subito». Michele Salis redazione@ sardegnaquotidiano. it