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L’ATTACCO Il consigliere Pdl nel mirino di Casu (Psd’Az): «Non può stare in Municipio e nel cda dell’ente Lirico»

 Sia controllato che controllore. Maurizio Porcelli è contemporanemente consigliere comunale e consigliere d’amministrazione del Teatro Lirico. L’esponente del Pdl è stato nominato nel cda della fondazione dal ministero dei Beni Culturali. Ma le due cariche sono incompatibili secondo il testo unico degli Enti locali. Per questo già la settimana prossima il Consiglio comunale potrebbe essere chiamato a discutere della sua situazione e dichiaralo decaduto dal ruolo di eletto nell’assemblea di via Roma. A sollecitare il dibattito in Aula è il consigliere comunale sardista Paolo Casu, che stamattina presenta una delibera propositiva agli uffici della presidenza del Consiglio. Casu si richiama all’articolo 63 del testo unico degli enti locali secondo cui non può ricoprire la carica di consigliere comunale: «L'amministratore o il dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento di ente, istituto o azienda soggetti a vigilanza in cui vi sia almeno il 20 per cento di partecipazione rispettivamente da parte del comune o della provincia o che dagli stessi riceva, in via continuativa, una sovvenzione in tutto o in parte facoltativa, quando la parte facoltativa superi nell'anno il dieci per cento del totale delle entrate dell'ente». Il Teatro lirico riceve dal Comune oltre due milioni e mezzo di euro di contributi ogni anno, su un giro d’affari di circa 25 milioni. Quindi rientra nella casistica. La delibera nei prossimi giorni dovrà ricevere il parere degli uffici comunali ed essere valutata anche dal segreatario generale. Se avrà il via libera sarà presentata in conferenza di capigruppo e potrebbe arrivare in Aula già martedì prossimo. Porcelli avrà dieci giorni di tempo per presentare le sue giustificazioni, poi il Consiglio deciderà se è incompatibile o meno. Paola Pilia