Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Invasione di ratti in città interventi fermi da oltre un anno

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 settembre 2011

 Sanità

 

LA DENUNCIA Nessun intervento di derattizzazione dal giugno dell’anno scorso. Sorgia (Pdl): la Regione deve mettere i soldi. La replica: situazione più complessa di quanto si possa pensare

 L’invasione dei ratti colpisce il Cagliaritano. Dal capoluogo al suo hinterland interi quartieri sono da mesi sotto l’assedio dei topi: numerose le segnalazioni provenienti da tutta la città, in particolare dai quartieri di Castello, Marina, Is Mirrionis, Cep e Fonsarda, oltre che dai comuni dell’hinterland, soprattutto Quartu, Quartucciu e Selargius. Merito, si fa per dire, di un anno e due mesi di stop delle derattizzazioni a causa del più classico rimpallo di responsabilità tra istituzioni. A occuparsi degli interventi fino a giugno 2010 era la Provincia, che utilizzava fondi della legge regionale 21, nata per le disinfestazioni da insetti e parassiti ma che permetteva, grazie alla buona disponibilità di risorse, di destinarne una parte alla lotta contro i pericolosi roditori. Ma già dal 2009, quando i soldi hanno cominciato a scarseggiare, l’amministra - zione provinciale aveva invocato il soccorso della Regione, in vista dell’apertura di un tavolo tecnico con Asl e Comuni che però non ha mai avuto seguito. Le denunce, isolate e prive di una sponda bipartisan, provenivano sempre e solo dal capogruppo del Pdl in consiglio provinciale Alessandro Sorgia. Quasi una battaglia personale la sua, portata avanti con il sostegno dei consiglieri del suo partito: ma le interrogazioni in aula sono rimaste lettera morta. E dire che per risolvere l’impasse, a suo dire basterebbe poco: «Un correttivo alla legge 21 del 1999, in modo che la copertura finanziaria garantita dalla Regione possa estendersi anche agli interventi di derattizzazione». L’esborso finanziario per le casse regionali sarebbe, secondo Sorgia, del tutto indolore, quantificabile in «qualche centinaia di migliaia di euro in più». Ma dalla Regione nessun segnale. Solo una lettera del direttore generale dell’assessorato all’Ambiente, l’ex prefetto di Cagliari Efisio Orrù, giunta in risposta al grido d’allarme della Provincia («Neanche troppo accorato in verità, più un atto formale che altro», dice Sorgia accusando non troppo velatamente l’ese - cutivo Milia di prendere sottogamba la questione) che da tempo sollecita un incontro che coinvolga anche l’assessorato alla Sanità. E proprio alla Sanità, secondo Orrù, spettano le competenze in materia di derattizzazione, «configurandosi l’argomento – si legge nella lettera – attinente operazioni di natura espressamente igienico-sanitaria e di contrasto alla diffusione di gravi patologie di tipo infettivo». Che tradotto dal burocratese significa un perfetto assist al neo assessore Simona De Francisci. In mancanza di una modifica delle competenze e delle risorse della legge 21, su di lei cade la responsabilità di arginare il fenomeno: «Che è serio e non va sottovalutato », insiste Sorgia, ricordando il caso del pescivendolo del mercato cagliaritano di San Benedetto, morto alcuni anni fa per le conseguenze della leptospirosi, la patologia che colpisce chi viene a contatto con gli escrementi dei topi, malattia che l’uomo aveva quasi certamente contratto sul luogo di lavoro. Negli uffici dell’assessorato alla Sanità studiano già le soluzioni: «La materia è complessa – spiega il direttore generale Massimo Temussi – più di quanto si pensi».

Bruno Ghiglieri redazione@ sardegnaquotidiano. it