Sant ’Efisio è salvo. La processione che non si era fermata neanche per le bombe del ‘43 non sarà interrotta né modificata dalla manovra di Tremonti. Ieri è arrivata la notizia che aspettavano i cagliaritani: il Governo ha fatto la grazia a Sant’Efisio. Il Primo maggio, così come il 25 aprile e il 2 giugno sono feste laiche che hanno un valore sacro per gli italiani e non verranno toccate. Con un emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato è saltato il rischio che le tre feste fossero accorpate alla domenica più vicina. Festa del Lavoro, giorno della Liberazione e Festa dell Repubblica sono salve. E con loro anche la processione del martire-guerriero. In Sardegna c’era stata una levata di scudi per impedire che il governo mettesse le sue mani sulla più importante manifestazione dell’Isola. Anche il presidente della Regione Cappellacci aveva garantito il massimo impegno per salvare la processione dalla scure governativa. La scelta di colpire le principali feste laiche aveva creato malumori bipartisan in tutta Italia e alla fine l’allarme è rientrato.