Dopo il botta e risposta tra Ada Lai e il consigliere del Pd Fabrizio Rodin
Zedda: Fiera gratis per Ramadan? Niente di male
Vedi la foto Una concessione gratuita al Comune di Cagliari. Che a sua volta ha permesso all'associazione El Hoda di organizzare i festeggiamenti di fine Ramadan senza pagare un euro per l'utilizzo del Padiglione E della Fiera. È stata una delibera della giunta della Camera di Commercio di Cagliari - che controlla l'ente fieristico - a dare il via libera all'operazione, che ha permesso alla comunità musulmana di non pagare i circa 5000 euro necessari per l'affitto della struttura di viale Diaz.
LA DELIBERA «La nostra è stata una concessione al sindaco di Cagliari, che rappresenta il Comune, e tra i due enti pubblici c'è sempre stata ampia collaborazione, come nel caso dei concerti estivi», spiega il presidente Giancarlo Deidda. Insomma: un omaggio tra istituzioni, che però ha finito per favorire l'associazione islamica. «La comunità musulmana aveva bisogno di uno spazio per celebrare il termine del Ramadan e la Camera di Commercio ha deciso di concedere gratis il padiglione E. È stata una loro scelta. Noi non avevamo nessuno spazio di proprietà comunale adatto ai festeggiamenti. Ora non montateci un caso», dice il sindaco Massimo Zedda.
IL PORTAVOCE Sulaiman Hijazi, portavoce dell'associazione El Hoda, chiarisce: «Non saremmo stati in grado di pagare l'affitto del padiglione, la nostra associazione non se lo può permettere. Abbiamo speso duemila euro per dolci e bevande da offrire e tutto il necessario per la festa. Tutta la comunità musulmana si è quotata per realizzare la festa. Non credo ci sia niente di male: noi chiediamo la disponibilità di questi spazi solo per due feste all'anno. Alla cerimonia hanno partecipato più di 1300 persone, non avremmo mai potuto organizzare la festa in via del Collegio, nella moschea della Marina».
LA POLEMICA E il presidente della commissione Politiche sociali del Comune Fabrizio Rodin risponde a Ada Lai, capo di Gabinetto del presidente della Regione, che nei giorni scorsi dopo aver ricevuto i rappresentanti della comunità islamica in occasione della fine del Ramadan, aveva parlato di «ospiti graditi». Per il consigliere «ritenere che i musulmani di Cagliari siano ospiti sottolinea lo spirito con il quale certa politica lavora e ha lavorato in questi anni al fine di creare divisioni che non esistono. Professare una religione non può essere motivo di esclusione». La consigliera regionale indipendentista Claudia Zuncheddu chiede invece tempi rapidi per la concessione di un luogo per realizzare una moschea: «Mi auguro si passi celermente dalle parole ai fatti e che le differenti comunità religiose abbiano finalmente i loro luoghi di culto in una città laica, lungimirante e internazionale».
Michele Ruffi