Manifestazione in bilico fino all'ultimo per il maltempo, che ha rovinato la serata di sabato
In duemila hanno assaggiato fritture e grigliate dei pescatori del borgo
Vedi tutte le 2 foto Prima le Frecce tricolori, poi la “lissa”. Dopo aver ammirato dal Poetto le evoluzioni della pattuglia acrobatica, ieri sera migliaia di persone si sono trasferite a Giorgino per la giornata conclusiva della Sagra del pesce promossa dal comitato di quartiere. I bracieri sono stati riaccesi alle 18 dopo ore di incertezza dovuta al maltempo. Alle 19 nel piazzale del villaggio c'erano già duemila persone in due file parallele. Davanti alla chiesa della Madonna Fatima il gruppo dei maestri “de sa cardiga” ha incominciato ad arrostire muggini, sardine e seppie. Una decina di donne ha poi distribuito i piatti ai buongustai giunti da tutta la città e dall'hinterland. Col passare delle ore il numero delle presenze è lievitato, per la soddisfazione degli organizzatori. «La seconda giornata ha rischiato seriamente di saltare», hanno spiegato i responsabili del comitato, Carlo Floris e Giovanni Fonnesu, «di mattina pioveva tanto e alle 17 non eravamo ancora sicuri di poter riprendere. Abbiamo controllato le previsioni su internet che davano il ritorno del sereno, così abbiamo tentato e ci è andata bene». Sabato era filato tutto liscio fino alle 23,30. «Poi un improvviso acquazzone ha scatenato il fuggi fuggi», raccontano le volontarie storiche Gianna Agus e Graziella Aramu, «e abbiamo dovuto fermare tutto». ( p.l. )