Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Luca Jurman, musica dell'anima

Fonte: L'Unione Sarda
4 settembre 2008


Il concerto cagliaritano: raffinatezze soul e vitalità reggae
La chiave del concerto di Luca Jurman è racchiusa in una parola: soul. È la musica dell'anima a tracciare la rotta del cammino che il cantante-pianista percorre martedì sul palco dell'anfiteatro romano di Cagliari per Sardegna Concerti. Un cammino fatto di tanta bella musica, dove l'artista milanese, in oltre due ore, mette insieme raffinatezze soul di scuola Motown e vitalismo reggae, slanci r'n'b e melodia italiana, attraverso una manciata di temi originali e un sopralluogo nel repertorio di grandi nomi che hanno influenzato la sua formazione, Marvin Gaye, Stevie Wonder, Ray Charles, Lionel Richie, Bob Marley, Lucio Battisti, fino a John Legend e Ricky Fante. Un concentrato di cultura soul che scorrendo in brani come "What's going on", "Sexual Healing", "Ordinary people", parte dal palco, scende in platea per poi risalire sino al cuore di chi sta nel primo anello. Dietro un piano elettrico Yamaha suonato con maestria, armato di vocalità strepitosa - possente o morbida secondo necessità, ben modulata e schietta nel passo ritmico - da cui affiora una contagiosa "negritudine" e una passionalità altrettanto black, Jurman, sostenuto da una solida band, racconta la sua storia di artista dalle tante anime (musicista per musicisti, autore dal vigile rigore tecnico ed espressivo, arrangiatore, insegnante di canto), che al momento punta le sue carte più che altro sulle doti di interprete, in attesa di rendere robusto il suo songbook personale. Le composizioni originali ad ogni modo non mancano: "Ora ho bisogno di te", melodica e intensa, apre un set che sposa leggerezza e spessore, "Io con te lo rifarei" fa ballare dall'inizio alla fine, la carezzevole "Ogni notte", scritta con Gato Panceri. "È nata al Poetto, quando la sabbia era ancora bianca", dice il cantante introducendo il brano e guadagnandosi così l'ennesimo applauso da parte dei fan che, con lo stesso calore, accolgono anche "Labbro sopra labbro sotto" e "Nera". Sfoderando ottime qualità da intrattenitore, trascina il pubblico in cori dentro storiche hit come "All Night Long" e "No Woman No Cry". Seduto in platea insieme a Cassandra e Antonino, anche loro del clan di Amici , Marco Carta (domani all'Altamarea nel lungomare di Quartu), segue adorante l'esibizione del suo maestro, salta e balla sulla sedia conquistato dalla wonderiana "Superstition", fino a quando, invitato da Jurman, sale sul palco duettando col suo mentore tra le note di "Vita". Un dialogo a "quattr'occhi" sul celebre pezzo di Dalla-Morandi. Scorrono altri brani senza tempo, compresa una citazione di "No potho reposare". Veleggiando nel mare magnum del soul, il vocalist solca le splendide acque di "Georgia On My Mind", la rilettura più intensa di tutto il concerto, dedicata ai genitori, di "Signed, Sealed, Delivered, I'M Yours", e quelle un po' più mosse di "As", fino all'approdo di "Easy", accolta da meritate ovazioni.
CARLO ARGIOLAS

04/09/2008