POETTO
Da una parte c’è la magistratura, che impone l’abbattimento dei chioschetti. Dall’altra il Comune, che ha l’o bbligo di far rispettare le decisioni dei giudici e soprattutto di predisporre un nuovo piano di utilizzo del litorale. In mezzo, e sopra la spiaggia, ci sono i cagliaritani che dopo un’estate di incertezza sul destino dell’arenile e della sua vita, aspettano di sapere da via Roma come sarà fatto il futuro del Poetto.
IL COMUNE ACCELERA E da via Roma le risposte non tarderanno ad arrivare. Anche perché già nelle prossime settimane potrebbero arrivare le ruspe ad abbattere chioschi e strutture annesse e il rischio è che se il Pul (il Piano di Utilizzo del Litorale) non dovesse essere approvato in tempi rapidi i gestori dei baretti non riescano a ricostruire tutto in tempo per la prossima stagione estiva. «Il nostro obiettivo è quello di dare il via alle linee guida del piano entro settembre: non appena l’assessorato all’Ur banistica avrà terminato il suo lavoro il testo passerà prima alle commissioni e poi al vaglio del consiglio comunale. A quel punto il nostro compito sarà finito e la pratica passerà alla Regione». E qui le certezze di Paolo Frau, assessore cagliaritano all’Urbanistica, si fanno meno granitiche: perché prima che il Pul per il Poetto diventi effettivo c’è da aspettare il Vas, la Valutazione ambientale strategica. Una certificazione che deve arrivare, entro sei mesi dall’ accoglimento della pratica, dalla Regione, che ha quindi l’u ltima parola sul Piano: «Noi abbiamo cominciato a lavorare due mesi fa al Pul e siamo in dirittura d’a r r ivo: spetterà poi ad altri valutare il nostro operato e il testo che stiamo completando. I tempi però possono essere lunghi: se devo fare una previsione - spiega ancora Frau - direi che il nuovo Piano sarà operativo dalla metà del prossimo anno». Giugno, quindi: il problema è che però, in attesa dell’approvazione definitiva del Piano, i titolari delle concessioni (che entro ottobre dovranno abbattere tutti i chioschetti che sono sorti in modo abusivo sulla spiaggia) non potranno ricostruire le strutture. «Qualsiasi altra costruzione che dovesse sorgere prima del sì al Piano - spiega ancora l’assessore all’Urbanistica - rischia di non avere le caratteristiche che abbiamo individuato». E che non sono uguali per tutti: «Quella dei chioschi tutti uguali è una cosa infondata: ciascun concessionario potrà infatti decidere, attingendo da una griglia di possibilità, le caratteristiche della struttura che gli sono più congeniali ». Ma non prima che il Pul diventi legge e quindi non prima di giugno. E così il rischio è un altro: che da quando le ruspe (dei privati o del Comune) avranno demolito le costruzioni a quando la Regione darà la Vas al Piano, al Poetto non ci siano né chioschi né altre strutture. E, come conseguenza, che non ci siano i tempi materiali per ricostruire tutto entro la prossima stagione estiva. Un’ipotesi alla quale Frau non vuole nemmeno pensare: «Il mio auspicio è che tutte le pratiche successive al nostro lavoro siano più celeri possibile: lo dobbiamo alla nostra città. Che ha bisogno anche di regole certe da rispettare e far rispettare »
. LA COMMISSIONE PATRIMONIO E per accelerare le pratiche e quindi favorire il lavoro dell’assessorato all’Urbanistica, la commissione Bilancio e Patrimonio del Comune ha cominciato le audizioni di tutte “le organizzazioni rappresentative di interessi ” che insistono sul litorale. Prima fra tutte quella del consorzio “Poetto Beach Sport”, che racchiude i nodi da sciogliere associazioni di beach tennis, beach soccer, beach volley e beach football. Davanti ai commissari e al presidente Claudio Cugusi, del Pd, che ha organizzato le audizioni, il rappresentante del consorzio Pierpaolo Murgioni ha illustrato le richieste delle associazioni dilettantistiche sportive: concessioni di lunga durata per tutte le tipologie di campi, eliminazione dell’assicurazione contro il danno ambientale (che grava anche in caso di autorizzazione per attività sportive), abbassamento dei canoni di concessione (500 euro per venti giorni), delimitazione di piccole aree baby parking vicino ai campi. Richieste che, spiega in una nota il presidente Cugusi, “sono state valutate positivamente dalla commissione e verranno discusse anche con la commissione urbanistica e gli assessori al Patrimonio e all’Urbanistica con lo scopo di un loro recepimento nel Piano di utilizzo del litorale”. Che per essere completo dovrà considerare anche le diverse concessioni demaniali (di Regione e Stato) che insistono sull’arenile: per questo Cugusi ha chiesto “all’Ufficio del Patrimonio di effettuare una ricognizione complessiva, in modo da conoscere l’esatto ambito delle concessioni, le titolarità e le scadenze. Una mappa che consentirà di avere uno sguardo d’insieme sull’arenile e di ottimizzare e velocizzare il lavoro di redazione del Pul”.
Giacomo Bassi
VIA ROMA Prime audizioni della commissione Patrimonio con le richieste del Consorzio per gli sport sulla spiaggia
«Il nostro lavoro è quasi concluso: non appena le linee guida saranno approvate anche dalle commissioni e dal consiglio comunale tutto andrà alla Regione che dovrà dare il parere sulla valutazione ambientale. Spero facciano in fretta». Paolo Frau, assessore comunale all’Urbanistica «Le richieste del Consorzio Beach Sport sono state valutate positivamente dalla commissione e verranno discusse anche dagli assessori al Patrimonio e all’Urbanistica con lo scopo di un loro recepimento nel Piano di utilizzo del litorale » . Claudio Cugusi, presidente commissione Patrimonio