INTERPELLANZA.
ENRICO CAMBEDDA
CAGLIARI. C’è un mistero sugli indennizzi ai comuni per le servitù militari: non sono stati ancora erogati quelli del quinquennio 2005-2009. E’ la Regione a dover pagare appena il Ministero delle Finanze provvederà a dividere le somme fra tutte le regioni. Ora c’è un’interpellanza al presidente della giunta Ugo Cappellacci: il consigliere regionale Paolo Luigi Dessì (Psd’az) vuole sapere se i ritardi derivino dai tempi lunghi della burocrazia regionale o da problemi di bilancio del Ministero delle Finanze. Per gli indennizzi del quinquennio 2000-2004, ad esempio, i soldi arrivarono ai comuni solo alla fine del 2007 in seguito ad una delibera regionale. I ritardi si ripercuotono in modo grave sui bilanci dei comuni: «Il contributo statale dev’essere destinato prioritariamente alla realizzazione di opere pubbliche e di servizi sociali con preferenza alle opere già iniziate - spiega Paolo Lugi Dessì - diversi comuni interessati hanno già previsto le poste di bilancio relative, sia in entrata che in uscita, per il bilancio triennale 2011-2013. Ma dei soldi tanto attesi neppure l’ombra e questo fatto sta arrecando gravissimi danni di natura sociale ed economica, in questo momento di forte e generalizzata criticità». Di qui l’interpellanza, per conoscere i motivi del forte ritardo nei pagamenti degli indennizzi, così come previsti dalla legge 898 del 1976, destinati alle regioni maggiormente interessate da vincoli e servitù militari che condizionano pesantemente le normali attività nei territori: «Vogliamo sapere se il ministero ha ripartito le somme - dice il rappresentante del Psd’az - in caso affermativo perché non sono ancora arrivate ai comuni».