Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Ecco la mappa delle case dello Stato tra degrado, abusivi e affitti irrisori

Fonte: Sardegna Quotidiano
31 agosto 2011

DEMANIO

 

Ex caserme occupate a colpi di piccone, ex biblioteche e colombaie trasformate in mini appartamenti con affitti simbolici e case del Monopolio contese dagli ex dipendenti a suon di sentenze. Tre zone, tre storie diverse, un solo filo conduttore: a Cagliari ci sono beni demaniali del valore di milioni di euro in cui da decenni vivono famiglie che pagano dei costi di locazione irrisori in zone centrali della città dove gli affitti si aggirano sui mille euro. La maggior parte cade a pezzi, soprattutto all’esterno, quasi da passare inosservate a chi passa da quelle parti.

DA IS MIRRIONIS ALLE SALINE Basta percorrere la salita del Cus Cagliari che da via Is Mirrionis porta a piazza d’Armi: sulla destra, poco dopo lo sterrato, ci sono degli edifici che potrebbero sembrare abbandonati. Sono le ex casermette fasciste, attraversate da stradine bianche costeggiate da mezzi abbandonati e rifiuti ingombranti. Ma dentro la vita brulica di famiglie e le ex caserme sono vere e proprie case, alcune rimesse a nuovo. La maggior parte è stata occupata, come quella di Stefania Lecca, 33 anni, inquilina da otto: « L’ho occupata - racconta -. Era chiusa dai mattoni e io sono entrata a colpi di piccone, nonostante fossi incinta di mia figlia». E la legge le ha quasi dato una mano: «Ho studiato la legge e sapevo che sarei rimasta. Certo, è venuta la polizia e mi ha detto di andarmene, ma sono ancora qui». Ma non è l’unica: «Come me ci sono altri che hanno occupato queste ex case dei fascisti, il mio vicino ha ereditato la casa dai genitori che c’erano da gli anni Cinquanta, molte passano di generazione in generazione ». C’era un progetto per buttare giù tutto e fare dei palazzi: «Noi vorremmo comprarle, ma non le vendono - spiega la signora Lecca -. Oppure il Comune ci ha proposto di andare altrove, ma non ne ce ne andremo». E chi se ne andrebbe da un trivano enorme, preso gratis e per cui c’è una sorta di gettone mensile che non si può neanche chiamare affitto? «Paghiamo tra gli 8 e i 162 euro al mese, dipende dal reddito». Si aggira attorno ai 100 euro al mese l’affitto medio pagato dalle 24 famiglie che invece vivono nel casermone che domina il Belvedere, proprio dietro Buoncammino. Alla fine della strada che offre un panorama spettacolare della città, soprattutto alle coppiette in cerca di intimità, c’è un cartello: “Vietato l’accesso ai non residenti ”. Dopo lo spiazzo oltre il cancello decine di finestre incorniciate da pareti disastrate. Sul retro, anche in questo caso, lavandini, servizi, qualche ferrovecchio. È l’ex Caserma Carlo Alberto, famosa anche per la colombaia: dentro enormi gabbie di ferro venivano allevati i piccioni viaggiatori. Da oltre 50 anni è stata dismessa dall'Esercito e il Comune di Cagliari paga, per gli alloggi civili, all’Agenzia del demanio un canone di 65 mila euro all’anno. Al piano terra abita l’anziana signora Demurtas con il marito: «Le famiglie che vivono qui pagano circa 100 euro al mese di affitto al Comune, ma non lo so con certezza, dipende dal reddito. Per noi che viviamo con la pensione è comunque una cifra alta». E poi ci sono otto palazzine che costeggiano le Saline. Qui ci sono altre storie, legittimate dal diritto, ma sempre in concessione di un beneficio risalente a decenni fa per abitazioni di sicuro valore e prestigio, anche se flagellate dai segni del tempo. Percorrendo il viale che porta al teatro delle Saline c’è una schiera di otto edifici, più altre villette singole dall’altro lato del canale. Ci abitano gli ex dipendenti dei Monopoli di Stato: ex Saline, ex Manifattura Tabacchi, ex deposito compartimentale tabacchi, ex ispettorato. Da più di 35 anni tante famiglie vivono in quele strutture militari sti edifici assegnati per legge dal Governo, poi dismessi e passati al demanio regionale. «Ci siamo rivolti alla giustizia per regolarizzare la nostra posizione - specifica Giorgio Torella, 67 anni, ex dipendente statale e portavoce di tutti i vicini -. Ci è arrivato l’arrivo di sfratto, ma dal 1989 abbiamo vinto tre volte le cause, ci è sempre stata data ragione ma non riusciamo ad acquistare le case ». E non chiedono alcun favoritismo: «Non vogliamo favori, anzi pagare il valore delle case come dettato dal mercato». Le battaglie giudiziarie si sono alternate in ogni sede, dal Tar al Consiglio di Stato e gli inquilini hanno sempre avuto ragione, seguita da tante promesse. Nel frattempo però le case cadono a pezzi: «Non vogliamo fare un investimento per una casa che magari c’è il rischio di perdere, o che comunque non sentiamo del tutto nostra. I tetti sono ancora in eternit, la linea elettrica è affidata a cavi volanti, e anche la rete dell’acqua è quella risalente al 1951, così come le facciate. «Nonostante questo gli affitti non sono simbolici - sottolinea Torella -. Si aggirano sui 400 euro e sono in costante aumento, ogni anno, secondo le tabelle Istat, e non ci sono irregolari, ma tutti pagano la locazione alla Regione. Che ci ha lasciato intendere con tutte le giunte salite al governo che qualcosa si stesse muovendo. Ma noi continuiamo ad aspettare »

. Lazzaro Cadelano

STORIE Molte persone vivono negli immobili da decenni: alcune legittimamente, altre perché hanno occupato Gli abusivi hanno preso possesso degli edifici dei militari fascisti. C’è chi è entrato a colpi di piccone, ha ristrutturato a da decenni è ancora li nonostante la polizia abbia più volte tentato lo sgombero. Pagano affitti in base al reddito compresi tra 8 e 162 euro al Comune. Gli inquilini, tutti ex dipendenti di Saline, Manifattura, ispettorato e deposito tabacchi, pagano un regolare affitto alla Regione. Da più di 30 anni combattono in tribunale per ottenere l’acquisto, a prezzo di mercato, delle case, dopo aver vinto la causa contro lo Stato che chiedeva lo sfratto. La colombaia, poi biblioteca, da decenni ospita appartamenti. Sul Belvedere 24 famiglie pagano una locazione mensile al Comune intorno ai 100 euro, in proporzione al reddito. La struttura è fatiscente, i sei edifici concessi al personale militare in affitto sono in buone condizioni.

EX CASERME SA DUCHESSA

EX MONOPOLI DI STATO

EX CASERMA CARLO ALBERTO

LE AREE Viale Buoncammino, le Saline, via Is Mirrionis: sono le tre proprietà del demanio in mano a degrado, abusivi e a chi è in affitto da anni

DAVIDELENZA/ FC TESORO DIMENTICATO «Sono entrata sfondando a colpi di piccone il muro di mattoni che bloccava gli ingressi. Ed ero anche incinta: adesso non mi manderanno via». Stefania Lecca, 33 anni, via Is Mirrionis «Il canone è fissato in circa 100 euro al mese, ma dipende dal reddito. Per noi che viviamo di pensione comunque quei soldi non sono certo pochi». Famiglia Demurtas, Belvedere «L’affitto è di 400 euro al mese e vogliamo acquistare queste case a prezzi di mercato: non chiediamo a nessuno alcuno sconto » . Giorgio Torella 67 anni, Salin