Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La rabbia dei sindacati: penalizzati i più deboli

Fonte: L'Unione Sarda
4 settembre 2008

La protesta. Cento manifestanti hanno inscenato un sit in davanti alla Direzione scolastica regionale

Meno cattedre di sostegno e corsi per gli adulti, allarme per i disabili
Ragazzi autistici che si ritrovano senza docenti di sostegno, rimasti senza cattedra, e consistenti tagli nei Centri territoriali permanenti. Si intrecciano storie di professori senza incarico dopo anni di lavoro e di studenti in difficoltà per la mancanza del sostegno in quello che i sindacati considerano ormai il processo involutivo in atto della scuola. Ieri mattina, Flc Cgil, insieme a Cisl Scuola, Uil Scuola, Cobas e Gilda, ha scandito a chiare lettere il secco «no allo smantellamento dei Ctp, sì alla tutela dei supplenti», nel corso del sit-in organizzato davanti alla sede della Direzione scolastica regionale, in viale Margherita.
Oltre cento manifestanti, tra personale della scuola e alunni, sono scesi in piazza per rivendicare anche i diritti delle fasce più deboli. Senza rinunciare ai cartelloni di protesta contro il ritorno del maestro unico.
Tante le voci che si sovrappongono e, nel mirino, sempre i tagli. Giuseppe Argiolas, del Comitato insegnanti di sostegno, mette a confronto nomine dell'agosto del 2007 e posti disponibili quest'anno. «Le cattedre sono diminuite del 30%, circa 90 in meno, passate da 287 a 190 nella provincia di Cagliari. Tantissimi docenti specializzati, che negli ultimi anni hanno sempre ricevuto l'incarico, si ritrovano oggi a mani vuote». È preoccupato, Giuseppe Argiolas: «Molti studenti diversamente abili, di conseguenza, non sono messi nelle condizioni di frequentare la scuola».
Attraverso il megafono passa la rabbia di Peppino Loddo, segretario regionale Flc Cgil, che denuncia un taglio del 56% delle classi nei centri territoriali permanenti, impegnati nell'attività formativa rivolta agli adulti, nelle province di Cagliari, Sulcis-Iglesiente e Medio Campidano. «Quelle esistenti sono 43: nel mese di agosto ne sono state tagliate addirittura 24». Un problema sociale, secondo il segretario Cgil, visto che i corsi verranno a mancare «in diversi paesi e quartieri della città come S.Elia, Mulinu Becciu e Is Mirrionis. Eppure la loro funzione è importantissima: rappresentano una risposta differente nel sistema dell'istruzione, rivolta agli adulti che vogliono conseguire la licenza elementare o media, ad esempio». Marco Olianas insegna inglese e tedesco al Ctp di via Meilogu: «Nel nostro caso, sono stati cancellati 9 corsi su un totale di 12. Eppure gli iscritti erano più di mille». A dare sostegno ai manifestanti c'erano anche i consiglieri comunali Massimo Zedda (Sinistra democratica), Claudia Zuncheddu (Psd'az). Tramite «una mozione unitaria, chiederemo una presa di posizione del sindaco», ha anticipato Zedda.
Una delegazione è stata poi ricevuta dal direttore regionale Armando Pietrella, che ha ricordato le modifiche alle nomine dei docenti (e il ridimensionamento) stabilite in seguito a verifiche effettuate nei Ctp. Nei prossimi giorni è previsto un nuovo incontro con i sindacati. Che promettono di andare fino in fondo: «Vogliamo assicurarci - dice Giuseppe Corrias, Uil Scuola - che il rapporto tra numero di docenti e alunni sia esatto».
MARIANGELA LAMPIS

04/09/2008