Deiana: la legge è chiara ma non viene applicata
«I politici sanno tutto? Mi pare un insulto all’intelligenza»
CAGLIARI. «Sia chiaro che non c’è nulla di personale. Ho simpatia per il senatore Massidda e siamo amici da ragazzi. Il problema che ho posto non riguarda la persona, ma quello che succede in Italia: norme, anche molto precise come quella sulla nomina del presidente dell’autorità portuale, vengono piegate ad esigenze politiche»: così Massimo Deiana, preside di Giurisprudenza, ordinario di diritto della navigazione e candidato alla presidenza dell’authority non per la prima volta.
«Facevo parte di una terna di candidati anche quando è stato nominato Paolo Fadda: non avevo battuto ciglio perché c’erano i titoli. In questa vicenda - sottolinea il docente - mi muove un’idea: mi piacerebbe che in Italia si ricominciasse a rispettare le leggi. Ci sono tecnici competenti anche nel centrodestra: perché non nominano uno di questi?». Una prima certezza c’è: è difficile comunque che Deiana, stavolta, venga nominato. Farà ricorso? «Valuterò. Essendo candidato avrei la legittimazione a farlo. E potrei decidere di farlo anche se sarà una battaglia contro i mulini a vento. Ma ogni tanto ci vogliono anche queste». Massidda cita sentenze a favore della competenza maturata da chi assume incarichi politici. «Il punto è un altro: la legge stabilisce che i porti debbano essere guidati da persone di ampia e comprovata esperienza nel settore, non si chiede una competenza generica, ma una specifica. Neppure aver fatto il ministro potrebbe bastare, la legge chiede una competenza che derivi da attività professionale, dall’essere stato un manager del settore, dall’aver condotto attività scientifica sempre nello specifico settore. E’ un insulto all’intelligenza dire che l’aver fatto il sindaco o il parlamentare rende competenti su tutto: allora possono fare i primari? gli ingegneri? gli architetti? Non credo proprio. Nessuno dice poi che il senatore Massidda fa parte della commissione Trasporti solo da marzo. E’ da 17 anni che si occupa di trasporti? Tutti i parlamentari sardi se ne sono occupati. Ripeto, non è un attacco al senatore Massidda, chiamiamolo senatore Rossi: il problema resta lo stesso». (a.s)