POETTO. Numerose persone hanno rischiato di annegare
I bagnanti: il Comune segnali i pericoli «Abbiamo rischiato di annegare al Poetto e nei giorni successivi abbiamo chiesto che il Comune segnalasse i pericoli, per evitare che altri rischiassero come noi. Ma i cartelli non sono comparsi e domenica, nello stesso punto, altre due persone sono state salvate per miracolo. Io mi sono rivolta a un avvocato per capire se ci sono gli estremi per una denuncia ma mi chiedo: dovrà morire qualcun altro prima che si agisca?».
Novella Demuru, 34 anni, il 17 luglio è stata protagonista di una disavventura assieme alla cugina trentottenne. Erano al Lido del carabiniere quando erano entrate in acqua, avevano percorso alcuni metri ed erano state improvvisamente risucchiate verso il basso. Colpa di una fossa sottomarina e delle correnti che, nonostante sapessero nuotare, le attiravano verso il basso. Sono state salvate da due bagnini.
LA SPIEGAZIONE Domenica, nello stesso punto, due carabinieri hanno salvato una coppia di anziani. Gaetano Ranieri, professore ordinario di geofisica applicata al dipartimento di ingegneria del territorio dell'università, aveva spiegato il fenomeno: «Si tratta di dune sottomarine, fenomeni dinamici e influenzati dalle correnti, che si sono formate con lo spostamento del gradone che si era formato dopo il ripascimento. Il mare», aveva spiegato il docente, «col tempo si è ripreso quella sabbia che è finita sul fondo marino e che a causa delle correnti si sposta formando voragini e vortici causati dal moto ondoso che va in direzioni diverse». La giovane fatica a dormire, ha dolori al collo e ad una gamba. «È stato scioccante, lotto perché altri non ripetano questa esperienza». (f.ma.)