ATORITÀ PORTUALE. Il senatore del Pdl scelto nella rosa degli otto candidati
Sulla nomina c'è l'intesa tra Matteoli e Cappellacci
Vedi la foto Ormai il dado è tratto. Nella giornata di ieri il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli ha trasmesso al presidente della Regione Ugo Cappellacci la proposta di nomina (che può essere decretata dopo un'intesa tra il rappresentante dell'esecutivo e il governatore) del senatore del Pdl Piergiorgio Massidda alla presidenza dell'Autorità portuale. Considerato che da Villa Devoto non è stata manifestata alcuna contrarietà, la nomina si può dare per fatta.
LA NOMINA Una decisione tutto sommato attesa, considerato che il parlamentare era stato indicato già da qualche mese a livello romano e aveva poi ricevuto diverse indicazioni da parte di alcuni dei soggetti deputati a esprimere delle preferenze. Sul tavolo del ministro erano finite cinque “terne” di nomi come possibili successori di Paolo Fadda.
Il presidente della Provincia aveva indicato Vittorina Baire (delegata da Graziano Milia per partecipare al comitato portuale ed ex assessore ai Trasporti), il preside di Giurisprudenza e docente di diritto della navigazione Massimo Deiana e l'ex sindaco di Cagliari Emilio Floris.
LE INDICAZIONI Massidda era stato inserito nella terna inviata dalla Camera di Commercio, questa volta insieme a Floris e Deiana, mentre il Comune di Cagliari aveva indicato due assessori della propria Giunta (Mauro Coni, Trasporti e Gabor Pinna, Bilancio), e Vittorina Baire. Anche il Municipio di Capoterra ha puntato sull'ex assessore provinciale ai Trasporti, ora nello staff del presidente Graziano Milia, insieme a Massidda e Paolo Ritossa, professore universitario e padre (insieme ad altri professionisti cagliaritani) del Piano regolatore portuale varato da Paolo Fadda. L'unico ente ad aver indicato (un po' a sorpresa) il presidente uscente dell'Authority - molto vicino al vicesegretario del Pd Enrico Letta - è il Comune di Sarroch, che oltre Fadda ha inserito nella propria terna anche Deiana e Baire.
L'ACCORDO NEL PDL Otto nomi per una poltrona che è stata assegnata dal Ministero, d'intesa con la Regione. Il fatto che il nuovo presidente dell'Autorithy è stato scelto dal governo nazionale insieme a quello regionale, ed è per questo che Massidda alla fine l'ha spuntata. Il senatore aveva rinunciato a candidarsi alle scorse comunali a seguito - secondo quanto si dice - di un accordo avvenuto a livello romano: i vertici del Pdl concordarono che Mauro Pili sarebbe dovuto diventare sottosegretario, Massidda sarebbe andato all'Autorità portuale ed Emilio Floris sarebbe stato candidato al Senato.
Anthony Muroni