Il sovrintendente Di Benedetto: «La domanda non va fatta a me». Rinviato l’incontro per la ricontrattazione del mutuo
Il sovrintendente dipende dalla politica ma la politica non dipende dal sovrintendente». A settembre sarà ancora il numero uno del Lirico di Cagliari? Gennaro Di Benedetto dice che non lo sa, e che comunque non è a lui che bisogna rivolgere ladomanda.Achi allora? Magari al sindaco, che del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Teatro lirico, è il presidente. Con MassimoZedda il sovrintendente ci ha pure parlato. L’ha fatto due giorni fa. «Abbiamo discusso delle decisioni imminenti che dovrannoessere prese a favore del Teatro». Questioni economiche: ieri - come annunciato venerdì dallo stesso Zedda - sindaco e Cda si sarebbero dovuti incontrare per fissare un appuntamento con il presidente Cappellacci. Alla Regione - aveva spiegato Zedda - verrà chiesto di fare da garante per la ricontrattazione del mutuo, ed eventualmente di esporsi finanziariamente. Perché la Fondazione haundebito di ventiquattro milioni di euro, una situazione che rischia di portare il lirico al commissariamento da parte del ministero dei Beni culturali. L’incontro, comunque, è slittato in data da definirsi, probabilmente entro la fine del mese. Incontro che Zedda aveva definito fondamentale. Il resto viene dopo, aveva lasciato intendere. Il resto comprende pure il destino dell’attuale sovrintendente. E Di Benedetto, se anche ne dovesse aver discusso col presidente del Cda, non lo dà a sapere. Intanto programma:«Adicembre andrà in scena la Carmen, con un nuovo allestimento». Non noleggiato come i precedenti durante la sua gestione. No, «in questo caso c’è stato il tempoper organizzarci, per discutere con la regista che dirigerà l’opera e che è già venuta a Cagliari più volte». Sarà la prima opera - in epoca Di Benedetto - ad entrare a far parte del repertorio di matrice del lirico. Perché le altre, la Butterfly, la Napoli Milionaria, la Traviata, sono state prese a nolo. Il sovrintendente difende la sua scelta: «Sono a Cagliari dal 7 marzo 2011». Dei problemi economici, sapeva, «ma non di una programmazione che arrivava fino al primoaprile. In tre giorni abbiamodovuto programmare una stagione concertistica per altri due mesi, settembre e ottobre. Un teatro esiste in virtù della programmazione». Tempi stretti, quindi, a sentire lui. Così la soluzione delle opere “noleggiate” è stata quasi obbligata, anche considerate le ristrettezze economiche. Perché, «un allestimento preparato ex novo costa almeno dieci volte tanto». E il Lirico di Cagliari non ha allestimenti nei magazzini? «Ce li ha, certo, e pure di grande valore, ma gli mancano le opere più importanti e popolari».Come la Traviata, la Tosca, la Turandot, «quelle cioè che tutti vogliono vedere». Quanto alle opere prese a “nolo”, «la Traviata andata in scena sotto la mia gestione ha registrato il 94 per cento di pubblico presente in sala. Anche la critica è stata generosa. Qualcosa vorrà pur dire». La Carmen andrà in scena a dicembre. Viene spontaneo chiedergli se lui ci sarà ancora: «Stiamo programmando per il prossimo triennio, è quello che un sovrintendente dovrebbe fare » Il sovrintendente Di Benedetto: «La domanda non va fatta a me». Rinviato l’incontro per la ricontrattazione del mutuo «A dicembre andrà in scena la Carmen con un allestimento nuovo» di ROBERTO MURGIA r.murgia@sardegna24.net