Vandali danno alle fiamme tre scooter: il rogo si propaga nel palazzo
Via Schiavazzi, inquilini evacuati con l'autoscala
Vedi la foto Piromani scatenati ieri mattina a Sant'Elia. A causa delle fiamme appiccate prima a un'auto poi a tre motorini, l'impianto elettrico del palazzo al civico 47 di via Schiavazzi è andato in corto circuito generando un rogo che ha invaso le scale dell'intero edificio. Il palazzo è stato evacuato ed i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per ore per avere ragione delle fiamme.
I PIROMANI In questa vicenda ci sono poche certezze. Una è l'origine dolosa del gesto. Perché l'incendiario (o gli incendiari) aveva le idee chiare. Prima ha appiccato le fiamme a un'auto ma l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato che l'incendio danneggiasse lo stabile. Andati via i pompieri, il piromane è entrato in azione nuovamente dando fuoco ai motorini.
L'INCENDIO Dagli scooter, posteggiati di fronte al portone d'ingresso, le fiamme si sono propagate molto rapidamente all'interno del palazzo, invadendo tutto l'androne delle scale fino al secondo piano. Il rogo, oltre ad aver distrutto e annerito muri e scale, ha danneggiato anche i contatori dell'Enel, che sono andati in corto circuito, lasciando così tutti gli inquilini senza corrente elettrica sino a ieri mattina.
L'INTERVENTO I vigili del fuoco del porto, allertati da molte chiamate, sono arrivati in via Schiavazzi alle 4. Molti inquilini, in buona misura anziani, sono stati evacuati con un'autoscala. L'intervento è durato fino alle 7,30, a cui hanno partecipato anche gli agenti della squadra Volante della Polizia, coordinati da Gianfranco Murgia.
I DISAGI Dopo molte ore sono intervenuti gli operai dell'Enel, che hanno dovuto attendere che i muri si raffreddassero per poter operare. In un primo momento hanno messo in sicurezza l'impianto, successivamente hanno riallacciato la corrente elettrica all'edificio. I disagi, però, per chi vive in via Schiavazzi 47 non sono terminati. Infatti portare la luce in ogni singolo appartamento spetta all'Agenzia regionale edilizia abitativa (Area), titolare dell'immobile.
LA RABBIA «Abbiamo provato a contattare alcuni funzionari di Area ma nessuno ha risposto». Come gli altri inquilini, è furente Antonio Tuveri. I tecnici dell'ente regionale sono irreperibili. Fino all'ora di pranzo, ieri, c'erano solo quelli del Comune e la Polizia municipale a dare conforto a Tuveri e agli altri residenti. Anche se l'edificio non è di competenza di Palazzo Bacaredda, è stato il sindaco Massimo Zedda, avvisato del rogo dal dirigente della Protezione civile, Michele Casula, a chiedere di mobilitarsi per aiutare in qualsiasi modo le vittime dei vandali. I danni sarebbero di decine di migliaia di euro.
Mario Gottardi