Rassegna Stampa

Sardegna 24

«Un delitto cancellare Sant’Efisio»

Fonte: Sardegna 24
19 agosto 2011

La Finanziaria di Tremonti prevede di sopprimere la festività del 1 maggio. Comandini: «Folle spostare la data della sagra»

 

di EDOARDO PISANO e.pisano@sardegna24.net

Sopprimere alcune festività laiche per aumentare la produttività del Paese.La manovra finanziaria varata dal ministro Tremonti propone di cancellare dal calendario tre date che i lavoratori hanno sempre segnato col fatidico circoletto rosso: si tratta del 25 aprile, festa della Liberazione, il 2 giugno, ricorrenza che commemora la nascita della Repubblica, e il primo di maggio, festa dei lavoratori. Ma per i cagliaritani l’ 1 maggio è anche, se nonsoprattutto, il giorno in cui si celebra Sant’Efisio. La più importante festa religiosa cittadina, giunta quest’anno alla 355esima edizione, che coinvolge gruppi folkloristici da tutta la Sardegna e richiama turisti dall’Italia e dall’estero. Le reazioni sulla soppressione delle festività e in particolare di quella del 1 maggio genera un’autentica levata di scudi contro il ministro dell’Economia. Secondo Piero Comandini, assessore provinciale al Turismo e alle Attività Produttive, sarà il settore turistico a pagarne le conseguenze: «Per la Sardegna si tratta di un autentico delitto, considerando chei tre ponti primaverili coincidono con l’avvio della stagione turistica. Insomma, un ulteriore accorciamento del periodo di vacanze con un evidente danno per tutto il settore». E quanto alla cancellazione o allo spostamento delle celebrazioni per Sant’Efisio?«ACagliari rappresenta non solo la più importante festa religiosa e popolare dell’Isola - prosegue Comandini -mada sempreè anche lamanifestazione che più di tutte ha saputo attrarre migliaia di turisti italiani e stranieri in un periodo di spalla della stagione turistica. Togliere Sant’Efisio o spostarlo dalla data del 1 maggio provocherebbe un danno economico ingentissimo, considerando che in quei giorni si tiene anche la Fiera campionaria. È una cosa impensabile - conclude -, una follia».

Il sindaco di Cagliari MassimoZedda proprio l’altro giorno discuteva col suo staff su come migliorare la prossima edizione di Sant’Efisio: «Proprio una genialata quella di Tremonti, che mortifica i lavoratori. È inimmaginabile la città senza la festa di Sant’Efisio: proprio qualche giorno fa - sottolinea il primo cittadino del capoluogo - si discuteva su come valorizzare alcuni ambiti delle celebrazioni del 1 maggio con particolare riguardo agli aspetti religiosi della sagra». In linea con quella del sindaco è l’opinione di Barbara Argiolas, assessore comunale al Turismo: «Per noi cagliaritani il primomaggio coincide con una ricorrenzamolto sentita, Sant’Efisio non è messa in discussione. È e rimarrà la festa dei cagliaritani, cancellarla è impensabile ». «Ora vediamo come andrà a finire l’iter della manovra finanziaria in parlamento - prosegue la Argiolas - noi dovremo valutare bene le ripercussioni del taglio delle festività sul turismo. I ponti primaverili inaugurano la stagione e sarà importante capire cosa sarà dei flussi turistici».

Cancellazione della sagra o il suo spostamento sono due ipotesi che non piacciono all’Alter Nosdel 2011, l’ex consigliere comunale Salvatore Mereu: «Sono due possibilità inesistenti e irrealizzabili, per noi è un evento troppo importante, non vedo come si possa metterlo in discussione. Sono sicuro che la festa religiosa rimarrà, bisognerà vedere come sarà scritto il dispositivo della finanziaria».