Il Psd’Az: eliminare ogni riferimento alla capitale per intitolare le strade al popolo sardo
Se proprio non si può cancellare Roma, che almeno si elimini dall’Isola ogni riferimento alla Capitale nella toponomastica cittadina. A metà strada tra provocazione e spot autopromozionale, la proposta della segretaria regionale del Partito sardista annunciata ieri punta a far scomparire dalla Sardegna ogni via Roma presente dallo stradario. Piuttosto che intitolare le principali vie di città e paesi sardi alla città eterna, per i sardisti si potrebbe optare su “Via del Popolo Sardo”. Naturalmente, la nuova denominazione sarà declinata non solo in lingua italiana ma nelle varie parlate sarde: campidanese, barbaricino, logudorese, gallurese e via dicendo. Il tutto è finito in una mozione che sarà presentata oggi alla giunta comunale di Cagliari. A cascata dovrebbero seguire atti analoghi in tutti gli altri centri della Regione. Questo, almeno, chiedono i vertici del movimento dei quattro mori. Gli stessi che, nell’ultima campagnaelettorale per le regionali, fecero dono della bandiera del partito a Silvio Berlusconi, assegnandogli il ruolo di principale interlocutore per la conquista delle istanze autonomistiche. «Nel rispetto della denominazione storica - afferma Gianni Ruggeri, vicesegretario nazionale dei sardisti - noi vogliamo che le vie principali dei Comuni sardi corrispondano al sentimento identitario di appartenenza al nostro Popolo. Pertanto il Partito Sardo d’Azione impegna i suoi eletti negli Enti Locali a presentare mozioni perchè tutte le Vie Roma vengano rinominate in "Via del Popolo Sardo" e nella sua variante locale della lingua sarda». Tutto parte dalla grande importanza attribuita alla via Roma di Cagliari, sede della principale istituzioni sarda: secondo Ruggeri, non si può tollerare che un luogo di tale prestigio resti legato al nome della capitale italiana. Per il vicesegretario del partito che fu di Emilio Lussu, infatti, «Via Roma a Cagliari costituisce un patrimonio identitario di tutti i sardi, la porta d'ingresso dell' Isola e vi ha sede la maggiore Istituzione Sarda». Recidere ogni cordone con Roma, propongono i sardisti, ma al tempo stesso confrontarsi con gli altri partiti perchè assecondino l’iniziativa, il tutto calato in un’ampia prospettiva di respiro europeo. «Non pretendiamodi dare così soluzioni ai problemi della Sardegna - prosegue il vice segretario, evidentemente consapevole dei limitati effetti della mozione sulla condizione dei sardi -ma abbiamo l'obiettivo di ridare fiducia al comunesenso di appartenenza, condizione primaria per rompere le catene psicologiche del colonialismo, e per ridare protagonismo europeo a questo Popolo». Si attendono, ora, reazioni, controproposte e eventuali adesioni delle altre forze politiche sul tema dell’autonomismo applicato alla rete stradale. L’onere della proposta ricadrà sulle spalle di Paolo Casu, consigliere sardista al Comune di Cagliari, che stamane presenterà la mozione di impegno alla Giunta assieme a Giuseppe Atzeri, Segretario Provinciale PSd'Az, e Gianni Ruggeri. Per meglio esemplificare la proposta, in allegato alla nota è stato aggiunto il fac simile di una targa. La denominazione della via sarà la seguente: «Carrela de su populu sardu. Già viaRoma ».