Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’EX ASSESSORE «Immobili di pregio a prezzi popolari? Un vero scandalo»

Fonte: Sardegna Quotidiano
19 agosto 2011

È rimasto in assessorato per meno di un anno e mezzo, giusto il tempo di prendere visione delle carte, appoggiarle e mettersi le mani nei capelli. Poi, passato un primo momento di smarrimento, Patrizio Mulas, dermatologo cagliaritano in quota Udc inserito nell’ultima giunta Floris con la delega al Patrimonio, ha «deciso che le cose dovevano cambiare: non era possibile lasciare tutto com’era, sarebbe stato uno scandalo». Dottor Mulas, perché sarebbe stato uno scandalo? Per tante ragioni, la prima delle quali riguardava lo stesso assessorato. Quando mi sono insediato ho scoperto, tra le altre cose, che lo stabile nel quale avevano sede gli uffici del Patrimonio non era di proprietà del Comune ma di un privato. E che a questo privato Cagliari pagava ben 256mila euro all’anno. Da 27 anni. Ecco che quindi, la mia prima azione è stata quella di trasferirci in via Sauro, in un edificio di nostra proprietà, in modo da risparmiare tutti quei soldi. Stessa cosa per la biblioteca di via Newton: pagavamo 200 mila euro all’anno nonostante la Mediateca di via Pola fosse pronta. L’ho fatta spostare. Va bene, ma perché il patrimonio non Erp del Comune non è mai stato valorizzato appieno? Per la difficoltà di mettere mano a questo grande patrimonio. Mi spiego: il Comune ha cercato di vendere alcuni di quegli immobili. Ha stilato una lista di una cinquantina di appartamenti, negozi e uffici, e li ha divisi in tre tranche per alienarli. La prima è stata venduta (con alcune eccezioni) mentre le altre due dovranno essere cedute nel 2012 e nel 2013. Molti di questi stabili però sono fatiscenti, hanno bisogno di interventi di restauro onerosi e il Comune non aveva né i soldi né l’interesse a rimetterli in sesto. L’unica cosa che aveva erano oneri elevatissimi, tanto che più volte abbiamo dovuto mettere in pagamento debiti fuori bilancio per danni causati dallo stato di abbandono di questo patrimonio. Sulle vendite di cui parla, è intervenuta anche la Corte dei Conti, e la Guardia di Finanza ha sequestrato tutte le carte relative alle alienazioni. La prima delibera che ho firmato dopo il mio insediamento è stata di annullamento di quella precedente che metteva in vendita a prezzi irrisori, da edilizia residenziale pubblica, degli appartamenti e dei negozi di pregio nel centro della città. Era davvero vergognoso che degli immobili in via Manno e in altre aree centrali fossero svenduti: perciò ho deciso di annullare quella delibera e riformularla, inserendo una valutazione economica ben diversa. Nonostante questo, i problemi restano, i nomi dei beneficiari sono sempre gli stessi e anche i canoni di locazione non sono mai cambiati... Ho avuto meno di un anno e mezzo per lavorare e parlo solo per quel che mi riguarda: alcune situazioni, come palazzo Caide o il palazzo della Fondazione Accardo, sono bloccate da questioni legali e tecniche le cui soluzioni sono state individuate ma che necessitano di tempo per essere applicate. Altra questione aperta è quella delle competenze: il Patrimonio è responsabile degli immobili ma tutti gli interventi di valorizzazione sono in carico ai Lavori Pubblici. Senza un coordinamento riuscire a sistemare tutto è un’impresa impossibile: ci ho provato, e penso di aver fatto molto.

chi è PATRIZIO MULAS Medico e dermatologo, è stato nominato assessore al Patrimonio della giunta Floris il 30 dicembre 2009 in sostituzione di Luciano Collu.