Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Mantenuti gli impegni sul porto canale»

Fonte: L'Unione Sarda
3 settembre 2008

La soddisfazione dell'Ugl dopo l'annuncio del ministro dei Trasporti Matteoli sulla ripresa dell'attività 


La ripresa dell'attività nel porto canale di Cagliari è solo il primo passo. Non bisogna fare gli errori del passato e pensare a promuovere contratti lunghi oltre che definire anche altre questioni aperte. A chiederlo è l'Ugl, che in un lungo documento mostra soddisfazione per i risultati raggiunti e per l'attività di mediazione che ha visto come protagonista il ministro dei Trasporti Altero Matteoli. «Noi ci abbiamo sempre creduto», afferma Bruno Murgia segretario aziendale Ugl della Compagnia lavoratori portuali. «Sapevamo che lo scalo di Cagliari non poteva morire, abbiamo dimostrato in questi anni di essere competitivi e di saper mettere a frutto le nostre elevate professionalità».
LA REGIONE Nella trattativa per il rilancio del porto canale, tuttavia, non sono mancati i fatti negativi. «C'è da dire», osserva Roberto Pischedda, segretario regionale trasporti dell'Ugl, «che la giunta Regionale non ha mosso un dito per aiutare il porto canale in questi anni di crisi. Più volte abbiamo tentato di aprire un dialogo costruttivo, ma il muro di silenzio e di indifferenza era invalicabile».
IL FUTURO Gli impegni del ministro Altero Matteoli, presi prima dell'estate, sono dunque stati mantenuti: «Dobbiamo dargli atto che è stato di parola», continua Pischedda. «Il ministro ha stimato un movimento annuale di 300-400 mila container, qualcuno dice sottostimato rispetto alle previsioni che parlano di 600 mila, a ogni modo, anche rimanendo ancorati alle caute dichiarazioni ministeriali, avremo la possibilità di riportare a zero le ore di mancato avviamento», afferma il rappresentante dei dipendenti della Compagnia lavoratori portuali, «un dato che non si registrava dal gennaio del 2007. Capisco bene la posizione di adagio presa dal Ministro Altero Matteoli, il contratto è , per ora, di soli tre anni, per cui dovremo cercare di preservare il risultato raggiunto, per non trovarci, nel 2011, nuovamente in balia del caos».
Gli accordi siglati permetteranno di iniziare l'attività il 13 settembre, ma già in questi giorni il porto dovrebbe riprendere vita. «Ci sono una serie di aspetti organizzativi che vanno riesaminati», afferma Murgia. Ci sono però altre questioni aperte che aspettano una soluzione, «come ad esempio gli adeguamenti stipendiali, o lo studio di un sistema integrato dei trasporti che permetta di abbattere i costi di esercizio offrendo contestualmente un servizio migliore», conclude il segretario regionale dell'Ugl Roberto Pischedda.

03/09/2008